Uno splendido sinistro al volo di Pepito porta in dote tre punti pesantissimi sul Livorno e consente di tornare a meno uno dalla zona salvezza
La rincorsa era già iniziata ma quei tre punti pesantissimi, acciuffati proprio allo scadere, certificarono che il Parma di Ranieri poteva davvero raggiungere la salvezza. Traguardo impensabile fino a poche settimane prima. E rinvigorito dal magico sinistro al volo di Giuseppe Rossi che al Tardini, alla vigilia di Pasqua, condannò il Livorno alla prima sconfitta della gestione Orsi e riportò i suoi a meno uno dal quartultimo posto occupato dalla Reggina.
SPREGIUDICATO. Da lì in avanti sarebbe stato un’escalation di risultati e prestazioni ma almeno nel pomeriggio del 7 aprile 2007 i padroni di casa faticarono parecchio, complice anche lo schieramento troppo spregiudicato che creò non poche difficoltà al centrocampo. Nel 4-2-3-1 scelto inizialmente dal tecnico romano trovarono spazio, in contemporanea, Gasbarroni, Morfeo e Rossi, (ri)preso a gennaio in prestito dal Manchester United, alle spalle dell’unica punta Budan. Un modulo votato all’attacco che non pagherà affatto perchè saranno i labronici a sfiorare il vantaggio nel primo tempo, due volte con Cristiano Lucarelli e un’altra con Antonio Filippini, ma le parate di Bucci e la mira sballata del bomber toscano tennero a galla il Parma.
CORREZIONE. L’ingresso di Dessena al posto di Morfeo diede più equilibrio e ritmo alla squadra e proprio un tentativo del neoentrato largo di non molto testimoniò che l’inerzia stava cambiando. Orsi, in compenso, tolse Fiore e inserì Vidigal per rinfoltire il centrocampo ma pagò a caro prezzo il rosso diretto (forse un po’ eccessivo) comminato a Cesar, reo di un intervento falloso ai danni di Couto.
ROSSI C’E’. Il Parma tornò a crederci e al 90′ fece impazzire di gioia il Tardini: corner da sinistra respinto da Manitta coi pugni sui piedi di Giuseppe Rossi, cresciuto alla distanza ma non ancora incisivo, che si coordinò splendidamente da fuori area e al volo di sinistro regalò l’insperato 1-0. Preludio ad una Pasqua serena all’indomani di quella che costituì la svolta dell’intero campionato, caratterizzato dall’ingresso della nuova proprietà Ghirardi e dall’avvicendamento in panchina tra Pioli e Ranieri. Nelle successive sei giornate arrivarono, infatti, quattro vittorie (tre in casa su Fiorentina, Cagliari, Messina e l’impresa di Palermo) e il pari a Catania, decisivi per la permanenza in serie A.
PARMA-LIVORNO 1-0
Marcatore: 45′ st Rossi
PARMA (4-2-3-1): Bucci; Coly, Couto, Contini, Castellini; Parravicini, Cigarini (30′ st Muslimovic); Rossi, Morfeo (1′ st Dessena), Gasbarroni (48′ st Bocchetti); Budan. A disp.: De Lucia, Paci, Ferronetti, Bolano. All.: Ranieri
LIVORNO (4-4-1-1): Manitta; Grandoni, Galante (34′ pt Kuffour), Pavan, Pasquale (30′ st Cesar); Pfertzel, Passoni, Morrone, A.Filippini; Fiore (20′ st Vidigal); C.Lucarelli. A disp.: Casini, Rezaei, Coppola, Paulinho. All.: Orsi
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia
Note: Spettatori 6200 circa. Espulso al 38′ st Cesar (L) per gioco pericoloso su Couto. Ammoniti Couto e Dessena (P). Calci d’angolo: 6-3 per il Parma. Rec.: 2′ pt; 5 st.
