Oggi la Federazione presenta il documento a governo e Coni per dichiarare lo stato di crisi e quantificare la forbice dei danni prodotti dal Covid-19
Un fondo salva calcio e la cassa integrazione per i calciatori di B e C che guadagnano meno di 50mila euro lordi all’anno. Sono le due richieste inviate dalla Figc a governo e Coni nel documento in cui si dichiara lo stato di crisi del pallone e si quantifica la forbice dei danni prodotti dal Covid-19. Come scrive il Corriere dello Sport, la cassa integrazione si applicherebbe solo agli stipendi residui da marzo in poi e può essere un provvedimento importante da ottenere nel brevissimo periodo.
SALVA CALCIO. La creazione di un fondo salva calcio sarebbe utile per la ripartenza dei club in crisi di liquidità senza gli incassi dei botteghini. Il Credito Cooperativo potrebbe essere al fianco della Federazione che vi destinerà fondi ad hoc. Questa proposta sarà presentata entro aprile e, se varata, aiuterebbe l’iscrizione di tante squadre.
AIUTI. In più si potrebbe richiedere la proroga delle concessioni degli impianti con la sospensione dei canoni e il differimento delle scadenze fiscali e contributive.