Nelle ultime due gare le conclusioni in porta sono calate del 62% ma si pensa di avanzare le mezzali e mettere Belotti più vicino all’area
Il Torino, prossimo avversario del Parma, conclude in porta sempre di meno e le occasioni create sono in diminuzione. Secondo i dati elencati da La Gazzetta dello Sport, nelle prime due gare della gestione Longo i granata hanno effettuato in media 1,5 tiri nello specchio a partita con una flessione del 62% rispetto alle precedenti giornate di campionato.
GALLO A SECCO. Belotti, il centravanti di riferimento, è a secco da sei giornate di fila in serie A più due di Coppa Italia come non gli capitava dal 2015. Il calo più evidente è quello dei tiri in porta che, inevitabilmente, influenza le statistiche sulle occasioni create. Da una chance a partita dello scorso anno alla crescita a 1,2 nelle prime ventidue uscite sotto la guida di Mazzarri fino al crollo vertiginoso di 0,5 a gara con l’avvento di Longo che testimonia un saldo negativo del 42%.
RIMEDI. Premettendo che il nuovo allenatore si sta concentrando maggiormente sulla fase difensiva, è chiaro che urgono rimedi al più presto. Il 4-4-2 o 3-4-3 potrebbero avvicinare di più centrocampisti e attaccanti permettendo di utilizzare meglio le fasce. Poi ci sono le posizioni: la prima mossa sarà lasciare Belotti più vicino all’area senza spremerlo nel pressing in giro per il campo. Anche le mezzali, come si è visto in parte a San Siro, giocheranno più avanzate a ridosso delle punte.
PESO OFFENSIVO. Infine gli uomini: già rilanciato Edera, presto ci dovrebbe essere il ritorno della coppia Zaza–Belotti magari con Verdi e Berenguer larghi sugli esterni. Le idee non mancano ma ora per il Torino servono anche i risultati.