Massimo Barbuti analizza la disfatta del Parma a Bergamo. “Preso gol evitabili ma non ne farei un dramma: ora subito testa al Lecce”
Nona puntata della nostra rubrica “L’Angolo del Bomber” che coinvolge l’indimenticato bomber crociato Massimo Barbuti nell’analisi della cinquina rimediata dal Parma in casa dell’Atalanta. “Quando prendi cinque gol c’è poco da dire, la partita era già finita prima dell’intervallo. Il Parma ha avuto la sfortuna di incontrare la squadra che in questo momento gioca il miglior calcio in Europa. Assomiglia un po’ all’Olanda degli anni ’70, crea entusiasmo e beato il pubblico bergamasco che può godersi uno spettacolo del genere tutte le settimane“.
Si sarebbe aspettato qualcosa in più dai crociati?
“Hanno preso gol evitabili, frutto di disattenzioni e di errori di personalità, ma non ne farei un dramma. Onestamente alla vigilia pensavo potessero raccogliere un risultato positivo considerando che fuori casa hanno un modo di giocare più rapido, veloce e con pochi passaggi arrivano in porta. Purtroppo l’avversario si è rivelato di un altro pianeta“.
Ora come si riparte?
“Il calcio è fatto di vittorie, pareggi e sconfitte. Bisogna dimenticare in fretta e riprendere a lavorare a testa bassa pensando già alla prossima partita da affrontare con il coltello tra i denti. Anche perchè la salvezza non è ancora stata raggiunta“.
Che partita sarà?
“Molto difficile però il Lecce è sicuramente alla portata del Parma a maggior ragione se dovesse recuperare qualche elemento ancora non al meglio. Ma bisognerà stare attenti, la squadra di Liverani finora sta mostrando le cose migliori in trasferta“.
Cosa si attende dal mercato?
“In mezzo al campo ci vorrebbe qualcuno che detti le geometrie e poi almeno un altro terzino di spinta. A proposito, a mio parere, Kulusevski sarebbe una grande mezzala sia nel 4-3-3 che nel 3-5-2, ha la capacità di buttarsi dentro gli spazi e in quella zona potrebbe fare sfracelli ancora più che da esterno“.
Come giudica il suo passaggio alla Juventus?
“Ho sentito dire delle cose che mi hanno dato fastidio. Cos’avrebbe dovuto fare un ragazzo di 19 anni a cui capita l’occasione di trasferirsi al club più importante d‘Italia? La gente non deve aver paura che Kulusevski tiri i remi in barca, la prerogativa di un giovane affamato e maturo come lui è di andare sempre in campo per vincere e divertirsi. C’è il timore che possa essere fischiato ma ha le spalle larghe e non dovrebbe sentire la pressione in una piazza tranquilla. Anzi, se posso dargli un consiglio ma non ce ne sarà bisogno, più rende in questi mesi più ha la possibilità di giocarsi fin da subito un posto da titolare nella Juve“.
