Solo il campo ci dirà se sarà rimasto a Parma con la testa giusta ma a parole dimostra di voler pensare solo al suo presente
Per favore evitiamo il processo alle intenzioni. Cosa succederà al primo errore? E se tirasse indietro la gamba? Oppure se il 19 gennaio contro la Juve giocasse male e magari sbagliasse un gol davanti alla porta? Solo il campo ci potrà dare certe risposte ma, se esisteva un modo per capire le sue intenzioni da qui a giugno (poi purtroppo non sarà più affare nostro), Dejan Kulusevski ha scelto la strada giusta in attesa di tornare sul campo. Dimostrando una maturità ben superiore a quella dei 20 anni da compiere in aprile.
PAROLE AL MIELE. Chi di voi, al termine di una giornata caotica e singolare, avrebbero dedicato non uno ma due pensieri speciali al Parma e ai suoi tifosi proprio durante la mini presentazione nel club più titolato d’Italia? Forse nessuno eppure il talento svedese, in barba ai protocolli di rito, ha dimostrato a parole di voler pensare solamente al presente. “Parma è diventata una casa per me, tutti i compagni e il mister mi hanno aiutato fin dal primo giorno. Sono fortunato ad aver al mio fianco un allenatore che crede tanto in me“.
MESSAGGIO AI TIFOSI. Ma la parte più significativa è arrivata in coda quando, alla richiesta di mandare un messaggio ai tifosi della Juve, “Kulu” ha spostato il tiro sui suoi attuali sostenitori ducali. Nulla di preconfezionato all’apparenza. “Prima ho un messaggio per i tifosi del Parma: sto già pensando alla partita di lunedì e darò tutto quello che ho per giocare e migliorare come ho fatto in ogni partita per questi sei mesi“.
CARATTERE E REGOLE DEL GIOCO. Mentre attraverso i social una parte di quelle persone lo stava insultando in maniera gratuita fin dalla mattinata per la sola colpa di esser passato alla Juve, da sempre il “nemico” giurato (non era nemmeno del Parma e francamente in quanti al suo posto avrebbero rinunciato?), e di aver scattato foto e firmato autografi a Torino. Come se non conoscessero il carattere del ragazzo, sempre disponibile e gentile verso tutti (basta andare a Collecchio tutte le settimane), e le regole del gioco imposte spesso dall’alto, per esigenze di comunicazione, marketing e immagine.
PIU’ RISPETTO. Semmai lascia più perplessa la gestione della vicenda da parte della Juventus che avrebbe potuto dare meno enfasi al “Kulusevski day” tra foto delle visite mediche e firme sul contratto. Per carità tutto lecito e alla luce del sole (non c’era nulla da nascondere) ma un tono più “soft” sarebbe stata la migliore forma di rispetto nei confronti del Parma che, fino a prova contraria, lo avrà ancora a disposizione nei prossimi mesi.
SFIDA PIU’ DIFFICILE. Già in questo periodo il ragazzo, nonostante la giovane età, ha fatto vedere di districarsi bene in mezzo alle molteplici voci di mercato che, Milan e Samp a parte, non avevano influenzato minimamente il suo rendimento sul campo. Ora l’esame sarà ancora più difficile perchè conosce già il proprio futuro e nel giro di due settimane, a notizia ancora fresca, si ritroverà contro l’Atalanta e, soprattutto, la stessa Juve.
GODIAMOCELO. Il rischio che il suo idillio con il pubblico di Parma possa spezzarsi in anticipo c’è ma per il bene di tutti applaudiamolo e godiamocelo finchè possiamo. Per ciò che ha fatto finora (quattro reti e sette assist in 17 presenze), un contributo decisivo nell’attuale settimo posto dei ducali, e per quanto continuerà a fare da qui al 24 maggio. Anche perchè un giocatore così, potenzialmente un top player, non transita da queste parti tutti gli anni.
