Prestazione convincente dei crociati che, nonostante l’emergenza in attacco, si portano due volte avanti a Bologna prima di esser raggiunti allo scadere
Che disdetta. Così la Gazzetta di Parma introduce l’analisi del beffardo pareggio subìto in rimonta a Bologna dai crociati che, nonostante l’emergenza in attacco, si portano due volte in vantaggio prima di esser raggiunti dall’ex Dzemaili al 95′. Ennesima prova convincente della truppa di D’Aversa e, in particolar modo, di Kulusevski che sblocca il punteggio poco dopo il quarto d’ora con un pregevole sinistro a giro.
CHANCE SPRECATA. Due minuti più tardi il Parma in contropiede ha l’occasione per piazzare il colpo del ko ma il tiro di Sprocati si rivela troppo affrettato e Tomiyasu libera in corner. L’iniziativa resta nelle mani degli avversari che all’ottavo calcio d’angolo agguantano il pari grazie a Palacio che di testa gira alle spalle di un non irreprensibile Sepe.
ILLUSIONE. Nella ripresa Darmian avanza di qualche metro trasformando il modulo in un 4-4-2, in cui Sprocati occupa il ruolo di esterno sulla fascia sinistra. I ducali non sono fortunati perchè perdono per infortunio Scozzarella, sostituito da Brugman, e poi maledicono il palo colpito da uno scatenato Kulusevski che tenta di concedere il bis ancora col mancino. Ma il 2-1 del Parma si materializza poco oltre la metà del secondo tempo, quando Iacoponi ruba palla sulla trequarti e detta il passaggio in profondità a Kucka per poi trafiggere Skorupski in uscita.
BEFFA IN CODA. Nel finale i crociati faticano ad uscire e il prolungamento del recupero, dovuto ai crampi di Iacoponi, costa una beffa amarissima. Sull’ultimo corner la difesa non allontana e l’ex Dzemaili al volo inventa un gol pazzesco che interrompe la striscia negativa di tre sconfitte di fila. E tarpa le ali ad un ottimo Parma che ancora una volta si è dimostrato compatto, encomiabile sotto tutti i punti di vista e più forte dell’emergenza.