Il tecnico Fonseca ha subito trovato i nuovi equilibri in mezzo a tanti infortuni esaltando le qualità di gente come Mancini, Pastore e Zaniolo
Tre vittorie e un pari. E’ il bilancio della Roma da quando, complici i molti infortuni, ha dovuto cambiare modulo passando dal consolidato 4-2-3-1 d’inizio stagione al più inedito 4-1-4-1. Le mosse del tecnico Fonseca, ospite domenica pomeriggio al Tardini, hanno rigenerato la squadra e, soprattutto, i singoli con ruoli e gerarchie completamente ribaltate nell’ultimo mese.
RIVOLUZIONE. Come sottolinea il Corriere dello Sport, nella Roma studiata in estate i vari Under, Pellegrini, Cristante, Mkhitaryan così come il capitano Florenzi erano titolari inamovibili. Ma oggi, anche a causa di problemi fisici, si sono affacciati nuovi nomi partiti un po’ dalle retrovie. L’esempio più eclatante è la rinascita del Flaco Pastore, che sembrava ormai essersi perso. Non sono passate inosservate nemmeno la consacrazione di Zaniolo, ora più concreto e decisivo da esterno destro, l’esperienza di Fazio e la freschezza di Kluivert, lucidissimo nelle scelte offensive.
LA MOSSA. Ma la mossa per eccellenza è stata lo spostamento in mediana di Mancini che consente a Veretout e allo stesso Pastore di avere maggior libertà in fase di spinta. Dettagli che fanno volare i giallorossi al terzo posto e obbligheranno gli infortunati a dover rincorrere, al loro rientro, di nuovo una maglia da titolari. Non più così scontata.