In ben due occasioni lo stadio Dall’Ara regalò la permanenza in serie A al Parma che lunedì vuol confermare la tradizione favorevole
Bologna crocevia per la salvezza. Titola così la Gazzetta di Parma che ripercorre le due partite giocate al Dall’Ara nel recente passato valse entrambe la salvezza in serie A. La più celebre resta lo spareggio del 18 giugno del 2005 che premiò il cuore e il coraggio del Parma di Carmignani bravo a ribaltare, grazie ai “gollonzi” di Cardone e Gilardino, l’immeritato 0-1 rimediato all’andata tra le mura amiche dal Bologna crollato nel girone di ritorno.
NOTTE DA SOGNO. Una serata indimenticabile, contraddistinta dalla presenza di ben ottomila tifosi gialloblù che conoscevano benissimo l’importanza di quel duplice confronto per il futuro del club allora in amministrazione controllata dopo il crac Parmalat. Capitan Cardone, uscito in seguito causa infortunio, apre le marcature riequilibrando il gol di Tare al Tardini, Frey para l’impossibile (miracolosa la respinta sul colpo di testa dello stesso Tare). Poi allo scadere del primo tempo Gilardino, all’ultimo gol in maglia ducale, sfrutta il clamoroso “liscio” di Legrottaglie e devia di ginocchio alle spalle di Pagliuca. Ripresa in apnea poi può scattare la grande festa in campo e sugli spalti che si sposterà fino in piazza Garibaldi.
DAVANTI ALLA TV. L’8 maggio del 2011 Colomba e i suoi ragazzi dovettero, invece, attendere in serata il minuto 97 del derby della Lanterna tra Genoa e Samp, deciso in extremis dall’attaccante rossoblù Boselli, per ottenere la certezza matematica della permanenza in serie A a due giornate dalla fine. Nel pomeriggio, però, avevano già gettato le basi strappando il pari a reti inviolate sul campo del Bologna, rimasto a meno uno in classifica, che proseguiva la striscia positiva inaugurata dai tre precedenti successi di fila su Inter, Udinese e Palermo. Prima delle notizie da Marassi, dove guarda caso domenica sarà impegnato l’Empoli, dietro di sei lunghezze proprio come allora i blucerchiati poi retrocessi in serie B.