L’allenatore del Parma Roberto D’Aversa riabbraccia il suo centravanti. E insiste con il 3-5-2 da cambiare a gara in corsa
Torna il sorriso sul volto sempre teso di Roberto D’Aversa. Gervinho è di nuovo a disposizione del tecnico e pare aver smaltito (non è al 100%, a scanso di equivoci) il problema muscolare che lo aveva costretto a uscire contro l’Atalanta e a saltare le gare di Frosinone e del Tardini con il Torino.
Ma, seppure a mezzo servizio, Gervinho per D’Aversa è la chiave per scardinare il fortino di chiunque. Una combinazione che può aprire quasi tutte le casseforti. Pure quella di De Zerbi, violata proprio da un graffio dell’ivoriano che, probabilmente comincerà dalla panchina la sfida di ritorno al Mapei.
Lasciando ancora la scena a Fabio Ceravolo, centravanti di scorta che adesso si impenna su ogni palla e lotta per guadagnarsi la pagnotta. E adesso D’Aversa punta sulla sua voglia di aggredire la partita. Partendo dal suo atteggiamento visto contro il Torino.