Incredibile ko incassato dai crociati in casa del Frosinone che esulta al 103′ dagli undici metri e vince per la prima volta tra le mura amiche
Il Parma torna da Frosinone con un ko difficile da raccontare. Parte da qui l’analisi della Gazzetta di Parma sull’incredibile 3-2 dello Stirpe sancito da un rigore in pieno recupero dopo un intervento del Var di quasi dieci minuti. Il Parma ha lottato al massimo delle sue possibilità, della condizione del momento. Ma non è bastato. Ridando fiato alle speranze del Frosinone che non aveva ancora vinto tra le mura amiche.
CAMBIANO GLI INTERPRETI. Solito sistema di gioco, interpreti diversi, alcuni dei quali, Gazzola, Sierralta, Schiappacasse e Sprocati, impiegati pochissimo finora. L’inizio è di marca frusinate che passa al 13′ grazie alla zampata sottomisura di Pinamonti, bravo a girare in rete un traversone dalla sinistra di Valzania. La risposta del Parma si concretizza in maniera fortunosa pochi minuti più tardi, quando Barillà (di natica) devia in porta la conclusione di Gagliolo ma deve attendere l’ok del Var, l’arbitro Manganiello aveva segnalato un fuorigioco che, in realtà, non c’era, prima di festeggiare il terzo gol in campionato. I ritmi sono lenti, di occasioni se ne vedono poche ma i ciociari trovano il secondo vantaggio allo scadere: Pinamonti colpisce la traversa poi sugli sviluppi dell’azione appoggia a Valzania che spara all’incrocio.
FINALE AMARO. D’Aversa prova a rimescolare le carte mettendo Sprocati nel ruolo di centravanti e Schiappacasse a sinistra. Un esperimento breve perchè Ceravolo prende il posto dell’uruguaiano e realizza subito il rigore del 2-2 concesso per fallo ingenuo di Sammarco su Siligardi. I ducali faticano, soprattutto, a centrocampo ma davanti si muovono bene e sfiorano con Sprocati il sorpasso, negato da un intervento di Sportiello. Poi l’episodio chiave in coda: il neoentrato Gobbi stende da dietro Paganini che stava uscendo dall’area. Il direttore di gara concede il secondo penalty di giornata ma deve aspettare parecchio tempo per convalidare la decisione visto che al Var controllano ai raggi X una possibile posizione di fuorigioco dello stesso Paganini. L’attesa è interminabile poi arriva l’ok e la successiva trasformazione di Ciofani che certifica il primo successo interno del Frosinone e una sconfitta pesantissima sul piano psicologico e della classifica.