La Gazzetta di Parma fa il punto sulle tante operazioni in cantiere tra le fila dei crociati che dovranno prima piazzare gli elementi in esubero
RICORSO STORICO. Nove anni fa l’allora neopromosso Parma di Guidolin, superando per 2-1 il Bologna al Tardini (a segno Panucci e Amoruso), si era issato al quarto posto in classifica a quota 28. Ma da quel giorno nelle successive nove partite collezionò appena due pareggi pur riuscendo sempre a conservare sette lunghezze sulla zona retrocessione. Un monito per non sedersi sugli allori e non abbassare mai la guardia.
GLI ESUBERI. Per non incorrere in alcun rischio saranno imbastite diverse operazioni di mercato, in primis quelle che riguardano gli elementi in esubero e fuori rosa. I primi a salutare dovrebbero essere Calaiò, mezza serie B sulle sue tracce, Munari seguito da Carpi e Brescia e Baraye che ha ricevuto richieste dalla C e dall’estero. E probabilmente partirà anche chi sta giocando poco o nulla come Ceravolo, appetito, soprattutto, dalla Cremonese, Ciciretti, da tempo ai margini e Dezi, recentemente inserito di nuovo in lista ma che piace al Benevento del suo mentore Bucchi assieme al quale era esploso a Perugia.
IN ENTRATA. Il possibile addìo di Ceravolo lascia presupporre la ricerca di un’alternativa più simile a Inglese per non snaturare troppo il modo di attaccare quando dovesse mancare l’ex Chievo. Di sicuro è forte la candidatura di Chibsah come vice Grassi e sempre a proposito di ex non è da escludere il ritorno di Rispoli, in alternativa a Caceres, per dare maggior spinta all’out di destra. Sempre vivo l’asse Napoli da cui si proverà a strappare i prestiti di Ounas e Rog che con l’uscita dalla Champions e il turnover più ridotto previsto da Ancelotti dovrebbero trovare meno spazio.