Ultima chiamata per restare aggrappati al treno salvezza nello stesso stadio dove meno di tre anni fa arrivò la “storica” promozione in serie A
Corsi e ricorsi storici. Il Parma torna per la prima volta al Picco da quel leggendario 18 maggio 2018, che consegnò l’inaspettata promozione in serie A a distanza di tre soli anni dal fallimento e dalla ripartenza tra i dilettanti. Ora la situazione si è capovolta: i crociati giocano in casa dello Spezia per provare a difendere un posto nella categoria, in cui attualmente occupano il penultimo posto solitario in classifica a meno sei dalla zona salvezza.
IMPRESA. Servirà un’altra impresa, in mezzo alle tantissime difficoltà di una stagione finora disgraziata. Ieri si sono fermati anche Gervinho e Zirkzee in aggiunta alla lista degli indisponibili in attacco che include il neoacquisto Pellè e Inglese, rientrato in gruppo ma non ancora pronto per tornare in campo. Il peso offensivo della squadra si appoggerà sulle spalle larghe di Cornelius, che si è sbloccato contro l’Udinese e sarà affiancato dal positivo Mihaila e da uno tra Karamoh e Man. In mezzo potrebbe essere Hernani a raccogliere il testimone dello squalificato Brugman in cabina di regia.
AVVERSARIO. Di fronte la rivelazione Spezia che ama molto attaccare e si espone spesso ai duelli in campo aperto. Nzola si ripropone dal 1′ al centro del tridente che offre più soluzioni all’insegna della rapidità e della qualità sfruttando anche a rimorchio gli inserimenti dei centrocampisti. Caratteristiche che potrebbero creare qualche grattacapo agli uomini di D’Aversa, obbligati a vincere per continuare a sperare. Proprio come tre anni fa.