Si è spento all’età di 76 anni l’imprenditore spagnolo, che guidò i Blancos per cinque stagioni e nel 2005 tentò invano di acquistare il Parma
L’ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz Mancebo, è morto sabato all’età di 76 anni per complicazioni da coronavirus. Come riferisce As, l’imprenditore spagnolo, che soffriva già di insufficienza renale e di ipertensione, era ricoverato da martedì in terapia intensiva a causa di problemi respiratori dopo otto giorni con febbre alta. Poi la diagnosi ufficiale, polmonite bilaterale per coronavirus e il peggioramento costante delle condizioni già precarie di salute fino al decesso.
PRESIDENTE MANCATO. Il suo nome riporta alla mente l’infinita trattativa nel 2005 nel tentativo poi rivelatosi vano di acquistare il Parma, allora in amministrazione controllata. Sanz, accompagnato dal figlio Lorenzo Duran, si presentò anche in città (assistette dal vivo anche al match casalingo con la Juventus in settembre) e versò nelle casse del club 7,5 milioni di euro complessivi, il primo come promessa d’acquisto in agosto e gli altri 6,5 da caparra. Ma, tra conferenze affrettate, rinvii, bonifici mai arrivati e scadenze prorogate, l’affare non fu mai portato a termine.
DUE CHAMPIONS. Ben differente la sua esperienza alla guida dei Blancos dal ’95 al 2000, in cui conquistò una Liga (in panchina c’era Fabio Capello), una Supercoppa spagnola, una Coppa Intercontinentale e due Champions League, la settima e l’ottava nella storia del Real. Prima di lasciare il posto a Florentino Perez.
