Il difensore e capitano del Parma, Enrico Delprato, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in cui non si è voluto sbottonare troppo sulla promozione diretta. “Non è fatto un bel niente. Il vantaggio è buono, non possiamo negarlo, ma tutti pedalano forte. Bisogna affrontare una partita alla volta con determinazione e coraggio, sapendo che abbiamo un discreto margine“.
PROGETTO. “Per la società sarebbe, e uso il verbo al condizionale, la realizzazione di un progetto, il completamento di un lungo percorso. A livello personale sarebbe il coronamento di un sogno: tutti i bambini sognano di arrivare un giorno a giocare in serie A, e io non ci sono mai stato“.
PECCHIA. “Ha e trasmette entusiasmo. Ha idee nuove, sperimenta. L’ideale per un gruppo di giovani. Con lui facciamo un calcio molto moderno, che non è facile vedere in Italia: aggressione, possesso, difesa che lavora di reparto. C’è totale sintonia con lui e questo fa la differenza. Tanti, con Pecchia, sono migliorati“.
SEGRETO. “L’equilibrio. Non ci deprimiamo quando le cose vanno male e non ci esaltiamo troppo quando vanno bene. Stiamo sempre sul pezzo. E la società ci supporta“.
SERIE A. “Non conosco la A, ma mi dicono che è completamente diversa. Giovani come per esempio Bernabé, Man, Bonny e Benedyczak per me sono già pronti“.
PARMA. “Ti permette di lavorare senza troppe pressioni. Il pubblico è esigente ma ci lascia tranquilli. L’ideale per i giovani. E poi tocca a noi creare entusiasmo“.