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Chichizola, centrocampista aggiunto

Il portiere partecipa attivamente alla costruzione del gioco

Il portiere partecipa attivamente alla costruzione del gioco

Leandro Chichizola è sempre più dentro al Parma, per usare un modo di dire caro a Fabio Pecchia. Il portiere argentino è la dimostrazione che c’è vita tra i pali anche dopo un mostro sacro come Gigi Buffon, del quale Leo – come lo chiamano nello spogliatoio i compagni – ha provato a carpire più segreti possibili nei mesi vissuti al suo fianco. Leandro è però un estremo difensore diverso. Lo si nota dalla postura, dalla gestualità, dal coinvolgimento. È più sudamericano, nel senso che ama giocare il pallone con i piedi. E questo grazie al suo passato, trascorso tra attacco e centrocampo prima di fare un passo indietro definitivo e mettersi alle spalle la porta. Può essere considerato uno dei numeri uno moderni, Chichizola, un portiere che è nel vivo della manovra, che imposta, che partecipa e non si limita solo a parare. Per la verità, di tiri in porta ne arrivano pochi grazie anche all’organizzazione difensiva che Pecchia ha dato alla squadra. Ma conserva un’alta percentuale di parate: il 74,3%. In 13 partite, 1.170 minuti giocati, ha incassato 12 gol, mantenendo la porta inviolata in cinque occasioni, nel 39,1% dei casi. Ma Chichi è anche molto altro.

È quasi un giocatore di movimento, una sorta di centrocampista aggiunto. Come testimoniano i 100 passaggi verso la trequarti che lo posizionano nella Top X dei calciatori che hanno avuto maggiore influenza nella parte nevralgica del campo, dove solitamente si vincono le partite. E in 4 occasioni ha mandato i compagni a calciare verso la porta avversaria. Non male per essere un portiere, soprattutto se ha una percentuale di rinvio efficace pari al 46,5%. Per capire l’importanza di questo dato, basti pensare che l’altro giocatore del Parma presente nella classifica dei calciatori che hanno giocato più palloni verso la trequarti avversaria è Adrian Bernabé, con 108. Comanda, con 152 palloni giocati Salvatore Esposito dello Spezia. Chichizola, dunque, è coinvolto nella manovra, spesso dà il la all’azione e partecipa alla costruzione dal basso proprio come vuole Fabio Pecchia.

I pieni li sa usare bene, frutto di un passato che lo ha visto impegnato prima davanti, nella squadra della scuola, poi con i guanti. Adesso, l’uomo che da piccolo sognava di sfondare nel basket con un piano B abbastanza singolare nel caso di fallimento (avrebbe voluto fare il batterista in una band rock ndc), difende la porta del Parma. E tocca il pallone 44,26 volte in media a gara. È primo per uscite in presa: ne ha effettuate 36. Nessun portiere in Serie B ha fatto meglio di lui. A conferma che Chichizola è sempre più dentro al Parma.

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