L’ex portiere radiato con l’accusa di aver messo sonnifero nelle bottigliette d’acqua dei compagni della Cremonese per condizionare il risultato di una partita: “Dietro c’era la malavita”
L’ex portiere di Cremonese e Benevento Marco Paoloni, coinvolto nel 2011 nell’inchiesta avviata dalla Procura di Cremona sul calcioscommesse, radiato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio per poi essere assolto dalla giustizia penale a 39 anni nel 2019, ha a Nunzia De Girolamo la sua vicenda personale e la sua dipendenza. A commentare gli ultimi eventi interverrà anche il Ministro per lo Sport e i giovani Giovani Andrea Abodi.
“Ho scommesso con calciatori che giocano ancora in Serie A e altri che sono oggi in Federazione. Non andavo in giro col registratore, ma avrei le prove. Mi hanno criticato sui giornali, ma i primi erano loro”. Così Marco Paoloni, ex portiere alla trasmissione di Rai 3 Avanti Popolo, condotta da Nunzia De Girolamo. “Ero compulsivo, giocavo su tutto – ha detto il portiere radiato dalla Figc con l’accusa di aver messo sonnifero nelle bottigliette d’acqua dei compagni della Cremonese per condizionare il risultato di una partita ma poi assolto in ambito penale -. Ma non mi sono mai venduto una partita, mai. In tre anni circa 600 mila euro e ne guadagnavo 200 mila all’anno. Ho iniziato ad Ascoli con un compagno di squadra che mi fece vedere un sito, un po’ come Fagioli con Tonali. Io non lo sapevo ma dietro c’era la malavita, tutto partiva da Singapore”.