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Una notte speciale per Damiano: il ricordo del presidente Krause

L’intervallo di Parma-Feralpisalò è stato un momento di vita, un primo tempo che ha regalato un’emozione indelebile

C’era anche Damiano al Tardini. Dal suo cielo, da quello che amava vedere scalando le montagne, avrà fatto un sorriso, gentile ed educato come era lui, quando suo papà Stefano è entrato in campo per abbracciare il Presidente Kyle Krause e ricevere un mazzo di fiori.

L’intervallo di Parma-Feralpisalò è stato un momento di vita, un primo tempo che ha regalato un’emozione indelebile. Alla famiglia di Damiano Cavalli, figlio di Stefano, il nostro allenatore della Va’ Pensiero-Parma Special, la squadra di calcio paralimpico crociata. Due anni fa, una montagna, il Pizzo Coca, se l’è portato con sé. Strappato alla vita a 26 anni. Due anni in cui la famiglia di Damiano ha lottato, si è rialzata e continua a vivere piena di valori che Damiano condivideva.

Gli stessi valori che venerdì a Lugagnano Superiore, hanno dato vita a un torneo in suo nome, nel campo da calcio a lui dedicato. Una comunità, già molto unità, che si è stretta ancora di più intorno alle persone che ama. Il primo posto è andato alla squadra dei “vecchi”, la Selecao Lugagnano, che ha battuto in semifinale i giovani “Ischianesi” di Vezzano e, in finale, la squadra dei figli “Lugga beach”, non senza difficoltà ed in una partita davvero aggressiva e combattuta fino all’ultimo (come in tutti gli anni passati) con grande agonismo. Il Parma Special ha perso la finale per il 3°-4° posto con i giovani di Vezzano. Alla fine i premi sono stati consegnati dal Sindaco del Comune di Monchio delle Corti, Claudio Riani, il paese d’origine di Damiano. E a celebrare la Messa c’era Don Angelo Fagioli, il parrocco che 51 anni fa costruì il campo da calcio che oggi porta il nome di Damiano.

E’ stata una giornata di festa e di sport insieme come Damiano avrebbe voluto e come lui stesso avrebbe giocato con il massimo impegno ed agonismo, ma anche col massimo rispetto degli avversari e di chiunque lui conoscesse. Non c’era miglior modo di ricordarlo che fare quello che piaceva a lui e che lui faceva coi suoi amici” ha raccontato il suo papà, Stefano.

“C’era” anche ieri sera, nella notte del Tardini, Damiano. “C’era” come lo soprannominavano i suoi amici, perché lui, gentile ed educato, era sempre disponibile per tutti. Lui c’era sempre. E ci sarà sempre. Qualcuno, ieri sera, ha visto il cielo sorridere per un attimoCiao Damiano, tutto il mondo del Parma Calcio, ti vuole ricordare così, con la tua voglia di scalare il cielo.

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