Due rampe d’accesso, pannelli solari e rivestimento di alluminio: a giorni verrà presentato il progetto definitivo
La stagione che verrà per il Parma sarà fondamentale, sotto tutti i punti di vista. Dal lato sportivo serve un’accelerata per accompagnare il club in Serie A. Nella sua economia l’autosufficienza economica è un obiettivo concreto e qui diventa fondamentale la questione dello stadio di proprietà, arrivata ormai a uno snodo fondamentale. Intanto, lasciare la cadetteria significherebbe disporre di introiti maggiori dal punto di vista e di diritti tv e di sponsorizzazioni. Tanto per intenderci, qualora il Parma avesse staccato il pass per la massima categoria già in questa stagione, avrebbe guadagnato una cinquantina di milioni di introiti (tra diritti tv, vecchie e nuove partnership economiche). Un obiettivo da raggiungere senza se e senza ma durante la stagione che va a cominciare. Il 2024 però, potrebbe essere anche l’anno del Nuovo Tardini. Il presidente Krause, che dispone di una grande forza economica, sta strutturando la società e la sta dotando sempre più di un assetto da top club. In questa visione d’insieme diventa fondamentale disporre di uno stadio capace di generare guadagni, al quale il magnate americano sta lavorando da quando è arrivato a Parma.
L’obiettivo è partire con i lavori tra fine primavera e inizio estate 2024: il progetto definitivo da consegnare al Comune prima dell’apertura della Conferenza dei servizi è quasi pronto. Sta per essere ultimato dal gruppo di lavoro di KK, costretto a tornare sui suoi passi per rivedere il primo tentativo giudicato troppo ‘impattante’ dall’amministrazione che ormai attende la consegna del nuovo. In questo senso Krause dovrebbe aver trovato la quadra. È prevista per i primi di luglio la consegna del progetto definitivo che dovrebbe prevedere la ristrutturazione completa dell’impianto, tanto che il Parma è alla ricerca di una nuova sede (Fidenza sarebbe la situazione più gradita al club). Il nuovo Tardini avrà due rampe d’accesso e la copertura in pannelli solari, in nome di una sostenibilità energetica che da sempre è il fiore all’occhiello delle volontà del club. L’impianto sarà dotato di un sistema di fotovoltaico in grado di garantire un adeguato autoconsumo dentro una “Comunità Energetica” che potrà coinvolgere tutto il quartiere di riferimento. Sempre nella “progettualità” del verde, è prevista una forte attività compensativa tramite l’adozione e il mantenimento di aree di riforestazione cittadina. Dalle prime indiscrezioni, emergono altri elementi che avvicinano il nuovo Tardini all’ Allianz Arena di Monaco. Non tanto per il design (in Baviera l’impianto è più ‘rotondo’, a Parma avrà una forma squadrata), quanto per il rivestimento in alluminio, meno impattante e più sostenibile. Il progetto è finanziato interamente in forma privata, sostenuto principalmente da Krause che sogna in grande per il Parma nella stagione che verrà che, anche per il presidente, sarà fondamentale. Sotto tutti i punti di vista.
