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Pecchia: “Ci portiamo dietro tante cose positive”

L’allenatore del Parma in conferenza stampa: “Tutti vogliono vincere e arrivare in fondo, non si gioca per perdere”

La sconfitta ha lasciato rabbia e dispiacere, un misto di delusione “vissuto e avvertito veramente da tutti – ha detto Fabio Pecchia in conferenza stampa -. Poi però analizzando bene la partita ho visto che la squadra ha fatto cose buone: ha riproposto una aggressione alta, tenendo lontano dalla porta gli avversari, ha mantenuto il ritmo altissimo per gran parte della gara. Ci sono tante cose positive da portarci dietro“. Sarà una prova di forza, ha detto l’allenatore crociato: “Una prova di forza contro noi stessi. Nelle parole del presidente non ho mai sentito la parola ‘perdere’. Non è che qui ci divertiamo a perdere. Mi rendo conto dell’ambiente, questi anni sono stati impegnativi. L’ho detto all’inizio della stagione: il percorso è impegnativo. La visione del presidente è quella, la mia da allenatore è vedere una squadra costruita nel tempo con uno stile chiaro di gioco. Non ho mai parlato di classifica, ho parlato sempre di una squadra che se gioca a San Siro o al Tardini deve avere la stessa voglia, senza snaturarsi. Vedo  cose positive, dobbiamo costruire su questo: la situazione è chiara. Tutti vogliono vincere e arrivare in fondo, non si gioca per perdere“.

Il discorso si sposta poi sui singoli: “Cobbaut sta sempre meglio, ma va tenuto conto il lungo stop e la tenuta. Sono contento per come è tornato, penso possa essere una soluzione, è un giocatore che completa il reparto difensivo qualora mancasse qualcosa. Recuperiamo tutti, spiace per la squalifica di Valenti in una fase di partita che era terminata, abbiamo perso un giocatore. Benek è migliorato, Camara ed Estevez ci sono, a parte Mihaila abbiamo tutti e ho possibilità di scelta. Camara ha capacità di arrivare in area, è una soluzione in più e vedremo, anche come mezzala. È un giocatore atipico rispetto agli altri esterni ma con qualità. Se una rosa giovane e inesperta può vincere? La filosofia è chiara: l’esperienza non si compra, arriverà. Se pensiamo a domani c’è una differenza di età importante, nell’andata c’erano 100 anni di differenza, una differenza che non possiamo colmare. Abbiamo giocatori di qualità, la filosofia del club è molto chiara e l’intervista del presidente l’ha fatto capire. Vuole costruire qualcosa di bello che venga riconosciuto anche all’estero. Lavorando in questo modo, costruendo un’identità tecnica su giovani che possano essere di riferimento, mi dà carica, entusiasmo, stimoli. Bonny è un 2003, ci sono poche squadre in B che giocano con i 2003. Anche lo stile di gioco deve essere chiaro e definito”. Chiusura dedicata all’avversario: “La Reggina è una squadra forte, ha tanta esperienza ed è in salute. Ha fatto contro il Cittadella una partita di forza, non mi inganna l’andamento della squadra avversaria. Domani per noi sarà una prova di forza, da fare con noi stessi. Cobbaut? Andiamo a completare il reparto difensivo. Abbiamo recuperato un po’ di giocatori, ho possibilità di scelta“.

 

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