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Pesa l’assenza di un bomber: troppi pochi gol dagli attaccanti

Il miglior marcatore del Parma è Vazquez con quattro centri ma la differenza dalle “big” si nota nei numeri realizzativi della punta di riferimento

Da Coda a Lapadula passando per Charpentier, Dionisi, Donnarumma, Lucca, De Luca, Corazza, Colombo, Dany Mota, Mulattieri, Galabinov, Gori, Okwonkwo, La Gumina e Moreo. Senza dimenticare l’attuale capocannoniere Strefezza e Falletti, che stazionano nei primi posti della classifica marcatori pur non essendo delle prime punte classiche. Tutte o quasi hanno il loro bomber di riferimento, tranne il Parma. Per trovare il primo giocatore crociato in lista bisogna scendere fino alla diciannovesima posizione, occupata in coabitazione anche da Franco Vazquez, finora autore di quattro centri ma giostrando nel ruolo di mezzala. L’attaccante più prolifico della truppa allenata ora da Iachini è il giovane polacco Benedyczak a quota 3, seguito in scia da Inglese, Man, Mihaila e Tutino, a segno due volte a testa.

ANEMIA. Solo Pordenone e Vicenza sono più indietro dei crociati come miglior realizzatore in graduatoria. A pari merito Brescia e Cremonese, che però hanno mandato a bersaglio rispettivamente tredici e dieci marcatori diversi a fronte dei soli otto del Parma, che non a caso con diciotto reti all’attivo si lascia alle spalle, oltre alle ultime due della classe, soltanto Crotone, Alessandria, Cosenza, Reggina e Perugia e ha un bottino inferiore rispetto a tutte le squadre attualmente in zona play-off.

SPERANZA. Al di là della grande fiducia riposta in Inglese, unico capace di timbrare il cartellino sotto la gestione Iachini, la speranza è che il tecnico marchigiano sappia replicare quanto aveva saputo fare, soprattutto, nelle prime tre cavalcate tra Chievo, Brescia e Sampdoria, quando era riuscito a ricavare il massimo da Pellissier (22), mai così prolifico in carriera, Caracciolo (24), vice capocannoniere del campionato, e Pozzi (16), che divideva il reparto assieme a Eder. L’idea di schierare contemporaneamente ad Ascoli dall’inizio Vazquez, Man, Inglese e Tutino, pur non avendo prodotto grossi riscontri in termini di occasioni, è di sicuro il miglior viatico per provare a sbloccare l’attacco, lontano dalle “big” che stanno lottando per la promozione diretta in serie A.

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