Il centrocampista è alle prese con un infortunio muscolare, El Mudo invece sarà in mezzo al campo
Continua il momento delicato del Parma. La seconda sconfitta consecutiva del gruppo di Maresca ha fatto alzare la linea dello sconforto generale, alimentato da polemiche social che soffiano dietro sospetti infondati e notizie che in realtà non sono tali. E’ vero, il Parma di Enzo non decolla, manca di amalgama e di trasporto emotivo, ma siamo all’alba di una sorta di anno zero. E – se volete, per chi crede nei numeri – possiamo tirare in ballo anche gli ultimi anni: quello di Cagni (2008) che aveva collezionato 5 punti in 5 partite, e quello di D’Aversa (2018) che di punti ne aveva fatti 6 in 5 partite. In entrambi i casi (con un esonero, quello di Cagni) è finita in gloria. Maresca ne ha totalizzati 7, con tutti i problemi del caso, sottolineati da: mancanza di risultati appunto e, soprattutto, mancanza di gioco. Se il ‘vogliamo vincere, dominando l’avversario’ non è possibile subito, almeno ci si accontenterebbe di quel ‘vincere’ che decide l’umore di tutti: calciatori, allenatore e tifosi.
Contro il Pisa capolista, Maresca può consolarsi con il rientro di Franco Vazquez, calciatore chiamato ad accendere la fantasia a disposizione di Enzo, e innescare la punta davanti, rimasta contro la Ternana a lungo a secco di rifornimenti. Che sia Tutino (favorito) o Inglese, c’è bisogno di un dialogo maggiore con i compagni di reparto. Altrimenti si fa fatica a preoccupare i portieri avversari. Se Vazquez rientra, Schiattarella è ancora in forte dubbio. Il centrocampista, alle prese con il problema al polpaccio, potrebbe essere escluso dalla lista dei convocati. Al suo posto uno tra Simon Sohm, apparso ancora indietro per il gioco di Maresca, seppure a Terni abbia giocato nel suo ruolo naturale, o Delprato, che può giocare in mezzo al campo, essendo un calciatore estremamente duttile. C’è ancora tempo per decidere, ma non per aspettare: il Parma deve svoltare subito, centrando un risultato positivo