Il direttore del reparto malattie infettive al Sacco di Milano: “Green pass obbligatorio per i calciatori, condivido la scelta della Figc”
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano: “Giusto il Green pass obbligatorio per i calciatori professionisti condivido la scelta della FIGC, servirebbe a tutti coloro che fanno sport di contatto, anzi sarebbe stata da attuare anche già prima. I problemi che ha creato non vaccinare tutte queste persone sono ben superiori. È un discorso di idoneità a determinate mansioni, non utilizziamo un concetto di obbligatorietà che creerebbe lungaggini enormi. Se fai il medico o l’infermiere e non sei vaccinato e puoi portare ai tuoi pazienti un’infezione, allora non sei idoneo alla mansione. Vale lo stesso per i calciatori, fai uno sport di contatto e collettivo e così ti metti nella miglior condizione possibile per non essere infettato e non infettare. Questione stadi aperti? Si sta prendendo tempo per capire come va la campagna vaccinale.
Magari sono vaccinati quelli delle tribune e non delle curve ad esempio, allora si sta prendendo tempo per capire quanta gente vaccinata può entrare allo stadio con il green pass. Problemi e storture ancora ne esistono, ma non sul concetto di fondo né sul suo utilizzo. Le infezioni sono numerose, attualmente, ed è molto probabile che un giovane asintomatico non faccia il test con una diffusione rapida. Poi, post vacanza ci sarà una redistribuzione di virus e varianti da un paese all’altro. Il criterio suggerito dal Governo è prudenziale. Quello che è importante è l’elasticità nel comprendere che ci possono essere momenti nel quale poter dare la possibilità di allargare i cordoni“.