L’arrivo del portiere a Castelrotto ha monopolizzato la scena: quanto affetto intorno a Buffon
Il passillo de honor che i compagni gli hanno riservato, l’abbraccio dei tifosi al centro sportivo Larenz, le prime parole di Maresca e il primo allenamento. Tutto all’ombra della sua gigantesca storia, che si staglia impervia quasi come il Massiccio dello Sciliar proiettato sul campo di Castelrotto. Si aspettava solo l’arrivo di Gigi Buffon, entrato nel ritiro del Parma in maniera decisa ed elegante allo stesso tempo. Un abbraccio per tutti, un sorriso, carezze ai più giovani del gruppo. I compagni lo ammirano, più che guardarlo, si sentono anche più sicuri – se volete – con lui in campo.
Ma non fa pesare la sua storia. La risposta sincera a quel ‘Sei un ragazzino’ è sintetizzabile nella sua risata d’approvazione. Mista a uno ‘speriamo‘ smorzato dal rumore de pallone bloccato a terra. L’arrivo di Gigi Buffon ha monopolizzato il terzo giorno di ritiro. A Castelrotto, tifosi e compagni erano letteralmente in fibrillazione per l’arrivo del portiere più forte del mondo. SuperGigi è arrivato in Trentino poco prima delle 13:00, ha salutato Krause e Ribalta che lo aspettavano all’Hotel Lamm, sede del ritiro del Parma: “Ci siamo dentro, adesso ghe da lavorer”. Con il dialetto Gigi se la cava ancora benissimo, con buona pace degli anni passati lontano da Parma. Si vede che qualcosa è rimasto dentro di lui. “Se sono pronto? Per forza, abbiamo finito con le chiacchiere, ne abbiamo fatte tante, adesso andiamo”. In questi giorni lontano dal club, Gigi si è tenuto informato, ha sempre chiesto come la piazza si stesse preparando alla nuova stagione. Segno che evidentemente crede nel progetto e tiene alla causa che ha sposato.
Un abbraccio al presidente, che lo attendeva in Hotel assieme ai dirigenti, poi un saluto ai nuovi compagni, il pranzo e il riposo prima dell’allenamento al Laranz, dove al mattino si erano esibiti sotto gli occhi dei tifosi i suoi compagni. E anche la pioggia ha deciso di smettere, forse per tributare il giusto saluto a Gigi che è sceso in campo in divisa per prepararsi a stupire ancora. Nell’entusiasmo generale che accompagna la squadra, è nascosta la consapevolezza di dover fare una stagione da protagonista. La chiamata alle armi per Krause e i suoi uomini è fissata per sabato, quando ci sarà un primo test per nulla probante, contro una squadra di eccellenza altoatesina.
