Durante la passerella finale al Tardini Buffon si ferma sotto la tribuna e saluta il maestro Fulgoni. “Gli devo gran parte della mia carriera”
Ci sono momenti che emozionano e commuovono tutti, a prescindere dai colori e dal tifo. Ieri sera, al termine della presentazione al Tardini, durante la passerella per autografi e foto di rito Gianluigi Buffon si ferma sotto la tribuna, volta lo sguardo e torna indietro di qualche passo. Ad attenderlo con gli occhi lucidi e visibilmente commosso il suo “maestro” Ermes Fulgoni, il preparatore dei portieri che lo forgiò nelle giovanili, col quale si lascia andare ad un abbraccio sincero e spontaneo. L’amore e la riconoscenza di Gigi verso chi gli ha permesso di diventare il miglior portiere del mondo e che già si erano evidenziate in precedenza dopo il video messaggio recapitato dallo stesso Fulgoni sul grande schermo dello stadio.
MAESTRO. “E’ stato il mio maestro, colui che mi ha lanciato e al quale devo gran parte della mia carriera calcistica. Venti giorni fa ha cominciato a stalkerizzarmi -sorride Gigi– “Gigione, cosa fai? Ma è vero che torni a Parma?”. E io gli rispondevo “no, no Ermes vado all’estero. Lascia stare”. Non volevo, per così dire, illuderlo. E’ una persona a cui sono molto affezionato, ci sentiamo spesso e mi sostiene sempre riuscendo a darmi quell’energia che a volte può mancare“.
Foto Davide Fornari