Nella stagione del fallimento i crociati, senza le penalizzazioni, avevano raccolto tre punti in più a quattro giornate dalla fine

Il peggior Parma di sempre in serie A. Lo testimoniano le prestazioni sul campo ma anche i numeri impietosi rispetto al passato. La squadra di Liverani prima e D’Aversa ha, infatti, portato a casa la miseria di 20 punti in 34 giornate, frutto di appena tre vittorie, undici pareggi a fronte di ben venti sconfitte con 36 gol segnati e 71 subìti. Addirittura peggio che nella stagione del fallimento, dove a quattro turni dalla fine, senza le penalizzazioni, i crociati dell’allora tecnico Donadoni avevano raccolto 23 punti, in virtù di sei successi, il doppio di quelli attuali, cinque pari e, alla voce delle reti incassate, si erano fermati, si fa per dire, a 66. A fine campionato i punti saranno 26 e 75 i palloni in fondo al sacco, due record negativi facilmente, ahinoi, ritoccabili da Alves e compagni alla luce di un calendario in salita e delle scarse motivazioni. Obiettivo evitare l’onta di eguagliare il numero dei ko (23) che però si sta avvicinando pericolosamente.

NON BASTANO I GOL FATTI. Unica magrissima consolazione il dato dei gol fatti, 36, migliore non solo dell’anno del crac ma anche delle stagioni 2006-07 e 2010-11 (34) e 2018-19 (35), in cui si subiva molto meno in difesa. A livello di punti sul terzo gradino del podio, dal basso verso l’alto, si piazza la prima retrocessione targata Di Carlo e Cuper a quota 31 e fuori dalla zona retrocessione a 360′ dalla fine del campionato.

STAGIONI A CONFRONTO (ALLA 34a GIORNATA):

2020-21**: 3 11 20 36 71 20 punti;

2014-15**: 6 5 23 27 66 23 punti (*);

2007-08**: 6 13 15 39 55 31 punti;

2006-07: 8 11 15 34 53 35 punti;

2018-19: 9 10 15 35 52 37 punti;

2004-05: 9 10 15 43 59 37 punti;

2010-11: 9 11 14 34 45 38 punti;

(*) sette punti di penalizzazione

** a fine stagione retrocessione in serie B