La fascia al braccio ha cambiato diversi padroni e questo testimonia un deficit di personalità all’interno del gruppo senza un vero leader
Tra i mali di stagione che hanno attanagliato il Parma c’è anche l’eccessivo numero di capitani ruotati in questi mesi. Da Alves a Iacoponi proseguendo poi con Gervinho, Kucka, Hernani e, infine, Pellè la fascia al braccio ha cambiato diversi padroni e, come sottolinea la Gazzetta di Parma, questo testimonia un deficit di personalità all’interno del gruppo senza un vero leader.
MANCA IL TRASCINATORE. In altre parole manca un trascinatore, il punto di riferimento capace di alzare la voce o rincuorare i compagni nello spogliatoio. Quello che per tanti anni ha incarnato Alessandro Lucarelli, di cui Bruno Alves è stato per almeno due stagioni un degno erede. Ci ha provato Iacoponi, fulgido esempio di dedizione alla causa ma anche lui non ha l’indole del capitano. Men che meno Gervinho, in una delle scelte più controverse e discusse degli ultimi mesi, e persino Hernani e Kucka, bravi giocatori e seri professionisti, sembrano lontani per carattere e sensibilità dall’essere capitani-modello.