Il giornalista che segue quotidianamente i liguri presenta l’anticipo del Picco. “Può essere un match point ma solo nei confronti dei crociati”
Per la rubrica “Penna in Trasferta” abbiamo interpellato il giornalista di CalcioSpezia.it, Guido Lorenzelli, che presenta così l’anticipo di sabato pomeriggio al Picco cominciando dal cammino dei liguri ampiamente sopra le aspettative. “Ci speravo e avevo fiducia anche in mister Italiano che è un fuoriclasse della panchina, oltre che in molti suoi ragazzi. In più la forte componente spezzina della rosa fa sentire a tutti il senso di appartenenza di questa squadra. Come ho detto sempre raggiungere la salvezza all’ultimo minuto dell’ultima partita sarebbe già un miracolo sportivo per una squadra nata in trentacinque giorni, al debutto assoluto in A e con il budget più basso di tutto il campionato“.
Quali sono i segreti di mister Italiano che non ha minimamente accusato lo scotto del debutto in categoria?
“Il segreto principale è l’empatia che riesce a creare con tutti i suoi ragazzi. Ha una rosa enorme eppure tutti si sentono partecipi di questa squadra e chiunque scenda in campo sa cosa fare, quando farlo e come farlo. Poi offre un calcio piacevole e sempre propositivo in cui non deve mai mancare l’aggressività e la componente atletica“.
Come vedi la corsa salvezza?
“Se lo Spezia riuscirà a tenere il ritmo alto è un aggresività costante senza adattarsi agli avversari come successo a Firenze penso che abbia chance importanti. La Fiorentina credo si salverà senza problemi, mentre al Crotone serve qualcosa che va oltre il miracolo. Non mi capacito del campionato del Cagliari che ha una rosa importantissima. Per il Parma credo che molto dipenderà dalle prossime due-tre partite. Il Torino con Nicola ha dato segnali importanti di reazione, ma ora il Covid scombussola i piani. Tutto sommato Benevento, Udinese e Bologna se non facessero qualche risultato di fila potrebbero essere risucchiate, ma l’Udinese non credo rischi: ha almeno tre giocatori da alta classifica“.
In che modo la squadra ha reagito al ko di Firenze che arrivava dopo le due imprese con Milan e Sassuolo?
“Lo Spezia a Firenze credo abbia perso per una serie di circostanze. In primis che si è adattata al ritmo della Fiorentina senza essere pungente. Poi gli infortuni e le squalifiche che hanno minato la difesa e infine l’assenza di Nzola che ormai pesa. Non gioca una partita da quasi due mesi ed è sempre il bomber della squadra. Spero sia stato solo un passaggio a vuoto“.
Cosa temi maggiormente del Parma?
“La qualità di alcuni suoi singoli. Mi piacciono molto Gervinho, Kucka e Kurtic, ma in generale ha alcuni elementi di valore per la categoria“.
Nzola può partire già dal primo minuto oppure daresti un’altra chance ad Agudelo come “falso nueve”?
“Si sta pensando addirittura di farli partire insieme, anche se indovinare la formazione di Italiano, a parte a Firenze per via delle molte assenze, è di solito impossibile. Dipenderà dalla condizione atletica del ragazzo. E indubbio che con lui in campo lo Spezia cambia volto. Ma anche i rientri di Erlic e Bastoni sono fondamentali“.
Quello del Picco può già essere un primo “match point” per lo Spezia?
“Penso solo nei confronti del Parma. A -13 penso che per i ducali sia difficile recuperare gli aquilotti. Per il resto ci sono ancora troppi scontri diretti, cinque in casa per lo Spezia, per decidere già ora qualcosa. Scontri diretti dove per ora lo Spezia, a parte la vittoria del “Vigorito”, ha sempre al massimo pareggiato“.
