Quarto stop consecutivo per i crociati che si illudono in avvio con il rigore di Kucka prima di subìre il ritorno del Verona che vince in rimonta
Altra sconfitta, quasi un verdetto. Ora le speranze di salvezza sono vicine allo zero. La Gazzetta di Parma analizza così la quarta sconfitta consecutiva del Parma che si illude in avvio con il rigore di Kucka poi subìsce la rimonta del Verona, bravo a mettere a nudo gli attuali limiti dei crociati ancora penultimi in classifica. Eppure l’inizio prometteva bene: tre corner in stecca e il contatto in area tra Silvestri e Karamoh, giudicato falloso dal Var e valso il penalty trasformato dal centrocampista slovacco.
ILLUSIONE. Ma l’illusione dura poco, giusto il tempo di far riorganizzare le idee al Verona che pareggia subito i conti. Cross di Lazovic dalla destra, Lasagna prolunga di testa per l’ex Dimarco che, complice la deviazione decisiva di Grassi, supera Sepe da pochi passi. Qui sostanzialmente finisce la partita del Parma e i padroni di casa crescono alla distanza tanto che prima dell’intervallo serve un miracoloso intervento di Sepe a togliere dal sette la punizione dell’ispirato Dimarco.
RIPRESA FATALE. Non cambia nulla nemmeno nella ripresa, quando poco dopo il quarto d’ora il Verona completa il sorpasso grazie all’incornata sottomisura di Barak sul corner battuto dal solito Dimarco. Gli uomini di Juric non sfruttano gli spazi concessi in campo aperto dal Parma che nel finale imbastisce una reazione confusa quasi più per inerzia e iniziative dei singoli. L’azione più pericolosa la confezionano due dei giovani subentrati dalla panchina: Man scappa a destra e recapita al centro dove Zirkzee di testa spedisce alto sopra la traversa. Quella che forse era l’ultima speranza per restare aggrappati al treno salvezza.