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L’ANGOLO DEL BOMBER – “I giocatori si devono dare una svegliata ma…”

Massimo Barbuti non assolve nessuno. “Manca la qualità a centrocampo, in caso di esonero di Liverani la soluzione più logica è D’Aversa”

Torna “L’Angolo del Bomber” con Massimo Barbuti che punta il dito contro la squadra dopo la figuraccia di ieri in casa col Torino. “I giocatori si devono dare una svegliata, certe prestazioni sono inaccettabili e in assenza di pubblico non dovrebbero neanche aver paura di toccare il pallone. Ci sono delle difficoltà che possono essere individuate in tante situazioni, a cominciare dal modulo. A mio parere Inglese e Cornelius devono giocare insieme poi è chiaro che bisogna far arrivare i rifornimenti alle punte. Ma il problema del Parma è che manca la qualità a centrocampo”.

Cosa imputa a mister Liverani?

La mia è una domanda: siamo sicuri che faccia un gioco adatto agli elementi che ha a disposizione? Apprezzo la volontà di cercare di proporre qualcosa ma se non hai i giocatori giusti meglio badare più al sodo e alla sostanza. Negli ultimi due anni il Parma si è salvato puntando, principalmente, su difesa e contropiede. Credo che si debba ripartire da lì”.

Con o senza l’attuale tecnico?

“Sa anche lui di giocarsi tutto a Bergamo. Se dovesse perdere nuovamente D’Aversa sarebbe una soluzione quanto meno logica perchè è ancora sotto contratto e conosce benissimo l’ambiente. Altri nomi? Premettendo che auguro a Liverani di restare in sella, Semplici è molto bravo, ha fatto la gavetta però deve avere la squadra fin dall’inizio della stagione. Da subentrante non sarei contrario a Nicola già abituato a lottare nei bassifondi”.

Come vede la prossima partita?

A dispetto dei pronostici spero e penso che il Parma possa vincere in casa dell’Atalanta. Non è facile perchè parliamo di una corazzata però non dimentichiamoci dei pareggi in casa di Inter e Milan e questa sarebbe l’occasione giusta per ritrovare autostima e fiducia“.

E dal mercato cosa si aspetta?

“Bisogna essere bravi a saper valutare anche i giovani di prospettiva. Guardando le operazioni compiute nell’ultima sessione sembra che finora non sia stato azzeccato nulla o quasi ma quando si prende gente giovane, soprattutto, dall’estero non si può pretendere tutto e subito. Serve un po’ di pazienza che purtroppo manca in Italia. Io fossi nel Parma mi ispirerei all’Empoli, uno dei pochi club che non ha paura a coltivare e lanciare i giovani anche col rischio di sbagliare. Normale che si possa mettere in preventivo la possibilità di scendere e risalire di categoria ma almeno crei un patrimonio e ti assicuri un futuro roseo. Basta avere coraggio e chiarezza nelle proprie idee”.

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