Il giornalista al seguito degli orobici non si fida del Parma. “L’Atalanta culla il sogno del secondo posto ma pensa già anche alla Champions”

Per la rubrica “Penna in trasferta” abbiamo interpellato il giornalista di CalcioAtalanta.it, Giordano Signorelli, che presenta la partita di domani sera al Tardini tra Parma e Atalanta, a caccia della piazza d’onore prima dello storico appuntamento nei quarti di Champions. “Prevedo una gara combattuta. L’Atalanta, seppur a luci spente, culla il sogno dello storico secondo posto, quindi non si risparmierà più di tanto. Ma credo che anche il Parma voglia concludere bene e pertanto non farà una semplice scampagnata“.

L’Atalanta potrebbe essere distratta dal successivo impegno di Champions?

“Inevitabilmente la Champions distrae. L’Atalanta è nuova in questa fascinosa competizione, quindi è piuttosto normale che si inizi a pensare all’impegno con il Paris Saint Germain, considerando comunque che ormai mancano un paio di settimane al grande appuntamento“.

C’è stato un piccolo calo in queste ultime uscite?

“C’è stata una leggera flessione, ma ritengo sia fisiologica dopo l’iniziale tour de force con conseguente filotto di vittorie e l’impegno di Champions in avvicinamento. Però non parlerei proprio di calo in quanto, a mio avviso, nelle ultime uscite c’è stato proprio un modo diverso di scendere in campo. Diciamo un po’ più accorto e meno garibaldino“.

Cosa pensa del rendimento di Kulusevski?

“Kulusevski ha fatto una grandissima stagione, ma ero sicuro che al Parma si sarebbe messo sotto i riflettori. Le qualità non gli sono mai mancate, gli servivano solamente la giusta continuità e la libertà in movimento in campo. Elementi che all’Atalanta difficilmente avrebbe trovato considerati l’agguerrita concorrenza e un modo di giocare diverso che non gli avrebbe consentito di esprimere al massimo il proprio potenziale“.

Dove colloca il Parma tra le provinciali di seconda fascia?

“Dopo le pagine scritte negli anni novanta-duemila, sta ritrovando pian piano la collocazione che merita. Ma credo che con un progetto a lungo termine, senza fare passi più lunghi della gamba, a Parma si potrà tornare presto a respirare anche l’aria d’Europa. Molto dipenderà da come si comporterà il nuovo gruppo intenzionato a rilevare il Parma“.