Il direttore sportivo del Parma ai microfoni della Rai: “Le polemiche e i tribunali lasciamoli perdere, pensiamo a giocare a calcio”
“La gente vuole ricominciare a vedere il calcio o essere impegnata in qualcosa che possa far svagare. Chiaramente tutelando prima la salute delle persone, questo è indubbio. Noi, parlo per la mia squadra, abbiamo fatto di tutto e abbiamo seguito anche un protocollo“. Parole e musica di Daniele Faggiano, il direttore sportivo del Parma che ai microfoni Rai ha parlato della ripresa del calcio e delle regole da seguire nel rispetto del nuovo protocollo: “Sono sempre dell’idea che bisognerebbe fare dei tavoli di lavoro con gente, come il Team Manager o il Direttore Operativo – ha detto Faggiano -. Più o meno per noi cambierà poco: quando andavano in trasferta in treno un vagone era tutto per noi, quando andavamo negli alberghi un piano è tutto per noi come staff e uno per i calciatori, il ristorante è una sala a parte dell’hotel.
L’unica cosa che cambierà saranno gli ingressi dedicati solo alla squadra negli alberghi e nei ristoranti. Le altre cose le facevamo già. Con gli allenamenti abbiamo già iniziato da 15 giorni circa ma non può entrare nessuno che non faccia parte del gruppo squadra. Ci siamo organizzati bene. In Italia – continua il direttore sportivo del Parma – risolvi un problema e ce n’è subito un altro. Secondo me non vogliamo crescere. Questa pandemia non l’ha cercata nessuno e non l’ha voluta nessuno, dobbiamo fare di necessità virtù. Le polemiche e i tribunali lasciamoli perdere, pensiamo a giocare a calcio. Farlo a porte chiuse non è semplice. Andiamo avanti se vogliamo continuare a giocare a calcio e vedere il calcio e fare il lavoro più bello del mondo“.
