L’ex tecnico gialloblù: “Allenare in Premier League è più divertente. C’è meno pressione dai parte dei tifosi e l’atmosfera è migliore”
Ha allenato e vinto ovunque, ma per Carlo Ancelotti le cose non sono sempre andate bene. Il tecnico dell’Everton, ha ripercorso i suoi primi anni di carriera vissuti in gialloblù. Integralista del 4-4-2 (dopo gli anni agli ordini di Arrigo Sacchi), in quel periodo, il uso cruccio è stato il difficilmente inserimento dei cosiddetti numeri 10, da Roberto Baggio, mai gradito e Gianfranco Zola, costretto a lasciare l’Italia per andare al Chelsea.
“Il Parma è stata la prima squadra di professionisti che ho allenato e ho avuto Zola in quel periodo. All’inizio giocavo col 4-4-2, non era contemplato un 10 in quel periodo, quindi nella prima partita della stagione ho provato a metterlo ala destra – ha detto ai microfoni Sky -. Non gli piaceva molto, ma secondo me aveva giocato bene, ma lui avrebbe voluto giocare al centro. Ma con Crespo e Chiesa davanti, gli ho trovato spazio sul lato destro. Non era così felice. Allo stesso momento, ha avuto la possibilità di andare al Chelsea a gennaio e l’ho lasciato andare“.
Ancelotti ha parlato anche di attualità e della sua nuova esperienza in Inghilterra: “Allenare in Premier League è più divertente, senza dubbio. C’è meno pressione dai parte dei tifosi e l’atmosfera è migliore. Il calcio italiano sta provando a cambiare, ma non è facile cambiare la cultura di un paese dove ci sono ancora violenze e aggressioni“.