L’ex preparatore atletico del Parma di Nevio Scala: “Con tante gare ravvicinate i muscoli ne risentiranno. Mi sembra utile l’idea dei cinque cambi a partita”
Si tornerà a giocare? Quando? In che condizioni? L’ultima domanda vale soprattutto per gli atleti che, dopo un periodo così lungo di stop, dovranno fare conti con una forma fisica ottimale da ritrovare, ma anche con la necessità di evitare infortuni, soprattutto quando le partite si giocheranno ogni tre giorni. È questo il messaggio lanciato da Ivan Carminati, preparatore atletico del Parma di Nevio Scala e oggi impegnato con lo Zenit San Pietroburgo.
“Il rischio di infortuni, soprattutto se per esigenze di tv si tornerà alle partite dopo tre settimane di allenamento. Mi sembra utile, quindi, l’idea dei cinque cambi a gara – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Il rischio più alto è quello di subire infortuni muscolari, ma c’è il vantaggio che si va verso l’estate: il caldo è più favorevole del freddo”.
“Gli allenamenti a gruppi mi piacciono perché aiutano a non caricare. Istintivamente i giocatori andrebbero subito a 100 all’ora, invece in gruppi da cinque o sei ci si può allenare con gradualità – ha aggiunto -. Quando torneranno al campo, i giocatori dovranno arrivare 30-40 minuti prima per fare lavori individuali ad anca, spalla, coscia. Nel frattempo, a casa, si cerca di proporre esercizi divertenti”.