La società crociata, a differenza dell’Inter, non si è ancora mossa per richiamare i propri calciatori stranieri attualmente in patria
Nelle scorse ore l’Inter ha provveduto a richiamare i propri giocatori all’estero che dovranno essere a Milano entro Pasqua. I primi rientri scatteranno già in questi giorni, a seconda di quando si riuscirà ad organizzare i voli di ritorno in Italia. Il Corriere dello Sport traccia un aggiornamento relativo alle venti squadre di serie A, compreso il Parma che aveva liberato gli stranieri (ad eccezione di Alves e Karamoh rimasti in città) e, a differenza dei nerazzurri, non ha, al momento, stabilito un piano di rientro.
ATTESA. La società crociata fa parte di quel gruppo, peraltro ben nutrito, che non ha ancora preso una posizione e, di conseguenza, non ha comunicato nulla ai suoi tesserati. Il programma sarà organizzato non appena i decreti governativi lo permetteranno. Scelta logica e saggia in una situazione fluida e in continuo divenire. In cui progettare il futuro anche a breve termine o più semplicemente pensare solo al calcio risulta davvero impossibile.