Il 6 aprile rievoca i due successi prestigiosi al Vicente Calderon nelle semifinali di Coppa delle Coppe ’93 e Coppa Uefa ’99 entrambe vinte dal Parma

Esiste una sola squadra italiana che ha violato per ben due volte il “vecchio” Vicente Calderon, ora sostituito dal Wanda Metropolitano: è proprio il Parma che curiosamente ha compiuto la doppia impresa in casa dell’Atletico Madrid nella stessa data. Il 6 aprile prima nel 1993 poi nel 1999, nell’andata delle semifinali di Coppa delle Coppe e Coppa Uefa entrambe alzate al cielo dai gialloblù a fine stagione.

ASPRILLA SUPERSTAR. La saga iniziò nella primavera del ’93, quando il Parma di Scala, sotto allo scadere del primo tempo per il gol del messicano Luis Garcia, trovò una grande reazione nella ripresa e in appena cinque minuti ribaltò il punteggio grazie alla doppietta di Tino Asprilla. Nel primo caso con un tiro dal limite, deviato da Solozabal, poi su cross da sinistra di Di Chiara il poderoso colpo di testa che colse in controtempo la difesa dei Colchoneros e scavalcò Abel per il 2-1 conclusivo.

EPILOGO. Nonostante le sofferenze nella gara di ritorno e la prima sconfitta in Europa tra le mura amiche, Minotti e compagni si qualificarono alla finalissima di Wembley (ma Asprilla rimase in panchina dopo esser rientrato infortunato dalla Colombia), dove il 12 maggio batterono per 3-1 l’Anversa e si aggiudicarono il primo trofeo internazionale della storia.

ATLETICO MADRID-PARMA 1-2

Marcatori: 44′ pt Luis Garcia (A), 12′ st e 17′ st Asprilla (P)

ATLETICO MADRID: Abel, Lopez, Toni, Solozabal, Vizcaino, Juanito (30′ st P.Ferreira), Manolo (18′ st Sabas), Schuster, Alfaro, Alfredo, Luis Garcia. A disp.: Diego, Donato, Orejuela, Sabas. All.: Heredia

PARMA: Ballotta, Benarrivo, Di Chiara, Minotti, Matrecano, Grun, Melli (25′ st Pizzi), Zoratto, Brolin, Cuoghi, Asprilla. A disp.: Ferrari, Donati, Pin, Osio. All.: Scala

Arbitro: Don (Inghilterra)

Note: Spettatori 55mila circa. Ammoniti Schuster, Lopez, Juanito (A), Zoratto, Asprilla e Di Chiara (P)

CI PENSA CHIESA. La rivincita dell’Atletico Madrid potè materializzarsi appena sei anni più tardi nel primo atto della semifinale di Coppa Uefa, in programma sempre il 6 aprile. Ma Chiesa, autore di una doppietta, e Crespo firmarono la seconda impresa al Calderon che servì a ipotecare la finalissima di Mosca dominata sul Marsiglia. Il primo gol si rivelò una primizia: Veron in contropiede allargò il gioco per l’ex attaccante della Sampdoria che beffò Molina, leggermente fuori dai pali, con un delizioso pallonetto. Nemmeno il momentaneo pareggio di Juninho su rigore, concesso per una veniale spinta di Thuram ai danni di Josè Mari, scalfì le certezze del Parma di Malesani che tornò a condurre prima dell’intervallo ancora per merito di Chiesa, che di testa colpì la traversa sul corner da sinistra di Veron e poi in mischia ribadì in fondo al sacco.

IPOTECA. Nel secondo tempo Crespo siglò il 3-1 girando d’istinto a rete un tiro sballato di Fiore poi a spegnere le speranze dei padroni di casa toccò a Buffon che parò il secondo penalty della serata a Juninho. Il ritorno fu una formalità (2-1 al Tardini) in quello che rappresentò il preludio alla magica settimana di maggio, caratterizzata dai successi in Coppa Italia e Coppa Uefa.

ATLETICO MADRID-PARMA 1-3

Marcatori: 14′ pt e 41′ pt Chiesa (P), 22′ pt rig. Juninho (A), 17′ st Crespo (P)

ATLÉTICO MADRID (4-4-2): Molina; Aguilera, Santi, Chamot, Serena; Valeron, Jugovic, Juninho, Roberto (20′ st Tevenet); Josè Mari, Solari. A disp.: Jaro, Mena, Toni, Geli, Torrisi, Njegus. All.: Antic

PARMA (3-4-1-2): Buffon; Thuram, Sensini, Sartor; Fuser, D.Baggio, Fiore, Vanoli; Veron (19′ st Stanic); Crespo (37′ st Mussi), Chiesa (23′ st Balbo). A disp.: Micillo, Benarrivo, Boghossian, Orlandini. All.: Malesani

Arbitro: Levnikov (Russia)

Note: Spettatori 57mila circa. Ammoniti Chamot, Jugovic (A), Fiore e Vanoli (P)