L’ex centrocampista del Parma: “Se ci sono le condizioni, anche le squadre tranquille, come i ducali, il Bologna o il Verona devono tornare a giocare”
Blerim Dzemaili è ancora in ritiro a Hong Kong in attesa di raggiungere Shenzhen (la squadra locale è allenata da Roberto Donadoni) e riprendere il campionato cinese. Da quelle parti l’allarme coronavirus sta via via scemando e la via tornando alla normalità perché “sono stati bravissimi, fin dal paziente zero hanno addirittura sigillato le case, chiuso paesi e città, e i risultati di oggi evidenziano che l’Italia, la mia Svizzera e tutti gli altri Paesi dovranno comportarsi come si sono comportati in Cina. La repressione è servita e servirà anche in Europa“.
L’ex centrocampista del Parma, raggiunto dai colleghi del Corriere dello Sport, ha detto la sua anche sulla complicata fine che attende il campionato di Serie A: “Tifo affinché si possa giocare presto, anche perché vorrebbe dire che il virus è stato debellato. Ma in questo momento è meglio pensare al dramma con il quale devono convivere tantissime persone, niente è più importante della salute e della vita. Penso che una soluzione equa possa essere quella di giocare playoff per lo scudetto, playoff per il settimo posto e playout salvezza. Anche il Bologna, il Parma, il Verona, e cioè tutte quelle squadre che a oggi sono in una posizione comfort, devono eventualmente tornare in campo. Ora se il calcio per cause di forza maggiore non potrà ripartire è un conto, ma se potrà farlo, mi sembrerebbe ingiusto che ci fossero squadre il cui campionato si è fermato a fine febbraio“.