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Accadde oggi: l’illusione dell’Hombre vertical

Prima vittoria di Cuper alla guida del Parma che supera allo scadere il Palermo grazie alla doppietta di Budan ma retrocederà a fine stagione

L’illusione Hector Cuper. La data del 19 marzo del 2008 riporta alla mente il primo successo, dei due complessivi, del tecnico argentino, subentrato a Di Carlo, sulla panchina del Parma che a fine stagione retrocederà in serie B. Il 2-1 al Tardini sul Palermo, firmato dalla doppietta di Budan, portò la squadra in zona salvezza a più due sul terzultimo posto e probabilmente convinse l’ambiente di aver imboccato la strada giusta, sulla falsariga di quanto avvenne l’anno prima con Ranieri.

IN DIECI. Per un tempo intero i crociati giocarono in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Mariga alla mezz’ora prima che il “rosso” a Barzagli ristabilisse la parità a metà ripresa. Pochi minuti dopo il provvisorio pareggio del neoentrato Cavani che sfruttò al meglio l’assist dell’ex Simplicio (agli ordini di Guidolin c’erano anche Amauri, Bresciano e Zaccardo) e replicò al timbro iniziale di Budan, futuro rosanero, che al 7′ del secondo tempo deviò in rete di testa la punizione di Gasbarroni, altro ex della partita.

RIGORE AL FOTOFINISH. In 10 contro 10 il Parma tornò a crederci di più e allo scadere usufruì di un calcio di rigore molto dubbio per un fallo in area di Migliaccio ai danni di Dessena, che aveva preso il posto di Reginaldo. Dal dischetto si presentò l’attaccante croato che realizzò la doppietta personale e regalò una delle poche gioie sotto la disastrosa gestione Cuper.

FLOP VERTICAL. L’Hombre vertical, che sei anni prima sfiorò lo scudetto alla guida dell’Inter, non riuscì a risollevare le sorti del Parma che anzi precipitò sempre di più nei bassifondi. In dieci partite raccolse appena nove punti con un bilancio di due vittorie, tre pareggi e ben cinque sconfitte, l’ultima delle quali alla penultima giornata a Firenze gli costò un amaro esonero a 90′ dalla fine del campionato. Al tecnico della Primavera, Manzo, il compito di gestire il match conclusivo con l’Inter che, trascinata da Ibrahimovic, vinse il titolo e condannò il club del presidente Ghirardi alla prima retrocessione in serie B.


PARMA-PALERMO 2-1

Marcatori: 7′ st e 45′ st rig. Budan (Par), 23′ st Cavani (Pal).

PARMA (4-4-2): Bucci; Zenoni, Paci, Falcone, Castellini; Reginaldo (26′ st Dessena), Mariga, Morrone, Gasbarroni (13′ st Parravicini); Budan (47′ st Antonelli), Corradi. A disp.: Pavarini, Couto, Morfeo, C.Lucarelli. All.: Cuper

PALERMO (3-5-1-1): Fontana; Zaccardo, Barzagli, Rinaudo; Cassani (10′ st Cavani), Simplicio, Migliaccio, Caserta (10′ st Bresciano), Balzaretti; Jankovic (26′ st Biava); Amauri. A disp.: Agliardi, Cossentino, Di Matteo, Tedesco. All.: Guidolin

Arbitro: Bergonzi di Genova

Note: Spettatori 13mila circa. Espulsi al 27 ‘pt Mariga (Par) per doppia ammonizione ed al 25′ st Barzagli (Pal) per doppia ammonizione. Ammonito Gasbarron (Par). Angoli: 5-1 per il Parma. Rec.: 2′ pt e 3’ st.

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