Secondo la federazione il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potere mettere in atto questa azione
In questo caos fatto di rinvii, sospensioni, nuove date e porte chiuse, non va tralasciato il danno economico che l’emergenza coronavirus sta creando ai tifosi delle varie squadre di Serie A. Il Codacons si è già attivato per spingere campagne di rimborso, ma un’idea su come venire incontro ai tifosi viene dal Governo e in particolare dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora, il quale ha invitato il presidente federale Gabriele Gravina e il presidente della Lega di A, Paolo Dal Pino a permettere la trasmissione in chiaro delle partite della prossima giornata di campionato.
Immediata la risposta negativa della Lega secondo cui il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potere mettere in atto questa azione. Il motivo è semplice: quando la Lega ha aperto il bando per la cessione dei diritti tv e nessuno li ha acquistati. E poi ci sarebbe un Problem dai fondo: chi sarebbe autorizzato alla trasmissione? La Rai si è già fatta avanti, Sky si era detta ha trasmettere in chiaro su Tv8, Mediaset e Dazn sono alla finestra.