Il centrocampista sloveno cerca il primo gol con la maglia del Parma a Torino tra le cui fila nel 2014 contese ai crociati l’accesso all’Europa
C’è una nuova certezza nel centrocampo del Parma, falcidiato dagli infortuni. E’ Jasmin Kurtic che, dal momento del suo arrivo a gennaio dalla Spal, ha totalizzato sette presenze su sette saltando solo gli ultimi 17′ in casa con l’Udinese e ricoprendo più ruoli dalla cintola in su. Un innesto preziosissimo che ha innalzato il livello qualitatitivo e tecnico della linea mediana ma aspetta ancora di trovare la prima gioia personale in maglia crociata.
CONTRO IL PASSATO. Finora all’attivo, in termini di bonus, si registra l’assist di Cagliari allo scadere per il definitivo 2-2 di Cornelius ma le statistiche del passato e, soprattutto, l’affiatamento in costante crescita con i compagni indicano che il gol potrebbe essere maturo. Magari già nella trasferta di domenica a Torino in un’ideale chiusura del cerchio. Già, perchè lo sloveno militò in granata (assieme a Darmian) nella seconda parte della stagione 2013-14 contendendo proprio al Parma l’accesso all’Europa League poi deciso a tavolino.
QUELLA NOTTE. E uno dei suoi due centri nelle sedici apparizioni all’ombra della Mole risale all’indimenticabile, purtroppo in entrambi i sensi, notte del 18 maggio del 2014. Quella del successo del Parma sul Livorno che consentì il sorpasso in extremis ai danni del Torino, bloccato sul 2-2 dalla Fiorentina. Un punteggio fissato dalla magistrale punizione di Kurtic dal limite a sei minuti dalla fine che riaccese le speranze degli uomini di Ventura e riempì di paura il Tardini. Prima del rigore parato all’ultimo secondo da Rosati a Cerci che spalancò, per pochi giorni, le porte del paradiso.
SPONDA OPPOSTA. Anche all’epoca il centrocampista passò al Torino a metà campionato, proveniente da un’altra squadra emiliana, il Sassuolo, e lottò fino alla fine per un traguardo ambizioso. Poi perso sul campo ma riacquisito a posteriori a causa dei problemi societari che avrebbero condotto in meno di un anno il Parma al fallimento. E, seppur il Torino ora non sia più una diretta concorrente nella corsa al sesto posto, sarebbe bello poter cullare lo stesso sogno di allora. Magari con un esito diverso e, ancor di più, un Kurtic sulla sponda opposta. Pronto, stavolta sì, a far esplodere di gioia i tifosi crociati.
