I crociati ottengono tre punti pesantissimi in casa della Sampdoria grazie alla rete dello slovacco e agli interventi decisivi del portiere
Un Parma stanco e incerottato ha portato via da Marassi tre punti pesantissimi. La Gazzetta di Parma elogia così la prova di carattere e sacrificio dei crociati, sottotono rispetto alle ultime uscite ma capaci ugualmente di strappare il bottino pieno grazie all’incornata di Kucka e alle parate di Sepe, che nel finale ha respinto un rigore a Quagliarella.
KUKO COLPISCE. C’è Cornelius al centro dell’attacco dei ducali, che partono meglio pressando il giro palla avversario e tenendo piuttosto alta la linea difensiva. Kucka sfiora il bersaglio di testa al quarto d’ora, ci riprova senza fortuna al volo pochi istanti più tardi e finalmente colpisce al 21′: corner dalla sinistra di Hernani, lo slovacco sul primo palo anticipa tutti e incorna alle spalle di Audero.
REAZIONE SAMP. La Sampdoria sembra accusare il colpo e cresce solo nei dieci minuti finali del primo tempo. Murru calcia a lato in diagonale da buona posizione poi Sepe smanaccia la conclusione ravvicinata di Vieira, smarcato da Ramirez.
AFFANNO. In avvio di ripresa Brugman prende il posto dell’acciaccato Kucka, che accusa un problema al polpaccio, e si nota che i blucerchiati continuano a premere, seppur a testa bassa e in maniera confusa. Gabbiadini direttamente su punizione centra in pieno la traversa e alla mezz’ora l’ingenua trattenuta del neoentrato Dermaku costa il penalty che Sepe para a Quagliarella prima dell’inutile tap-in vincente dell’attaccante annullato dal Var per fuorigioco.
SAN SEPE. Il portiere partenopeo sale in cattedra ancora una volta negando il pari a Colley in proiezione offensivo con uno straordinario intervento che lo consacra come il migliore in campo. Tanta sofferenza alla fine, in cui D’Aversa passa al 3-5-2 e, infine, al 5-4-1 per blindare un risultato preziosissimo. Che proietta il Parma al settimo posto in classifica assieme al Napoli.
ORGANIZZAZIONE. Da salvare la buona organizzazione unita allo spirito di sacrificio che in prospettiva valgono di una gara ben giocata. Rispetto al girone di ritorno dello scorso anno la squadra ha imparato a incamerare il massimo pur nell’emergenza. In una sorta di risarcimento dei punti lasciati per strada tra Bologna e Milan.