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Parma, buon pari e qualche rimpianto

I crociati giocano bene specialmente nel primo tempo e sfiorano il colpaccio in casa della Fiorentina che si salva con Castrovilli

E’ un punto d’oro quello raccolto ieri dai crociati al Franchi, un campo che peraltro rievoca sempre piacevoli ricordi. Così la Gazzetta di Parma apre l’analisi all’indomani del pari contro la Fiorentina in salute evidenziando la situazione d’emergenza e il fatto che si giocasse la terza gara in appena otto giorni. Anche Montella aveva alcune assenze pesanti ma può disporre di una rosa più ampia e di sicuro contava di portare a casa l’intero bottino tra le mura amiche.

RAMMARICO. Il risultato fa certamente sorridere più il Parma dei viola, accompagnato dal rammarico di non aver saputo difendere il gol di vantaggio nonostante la Fiorentina non abbia mai davvero messo alle corde Iacoponi e compagni.

LAMPO. Pochi i sussulti nel primo tempo, in cui Hernani spreca una buona occasione ma dimostra che la truppa di D’Aversa interpreta la partita al meglio. Grazie al moto perpetuo di Kulusevski che si sdoppia nei compiti di schermare il play avversario Badelj in fase difensiva e proporsi come trampolino per le ripartenze palla a terra in quella offensiva. Poi al 40′ il lampo del Parma: Scozzarella e Kucka rubano palla a Chiesa sulla trequarti, il centrocampista slovacco pesca Gervinho che scatta in campo aperto e beffa Dragowski con un tocco morbido.

MERITI. Il merito principale nella prima parte sostanzialmente equilibrata è stata la lettura delle rotazioni dei vari Castrovilli, Pulgar e Badelj e la meticolosa marcatura su Chiesa, spesso raddoppiato per non concedergli spazio.

RITORNO. La musica cambia leggermente nella ripresa quando la Fiorentina si ripresenta più affamata e determinata sul rettangolo verde e il Parma accusa un po’ di comprensibile stanchezza. Montella tenta la carta Vlahovic ma è Dragowski a tenere a galla i suoi respingendo un diagonale di Gervinho, micidiale in contropiede. I viola prendono campo e riequilibrano i conti al 21′ con Castrovilli che di testa in tuffo gira alle spalle di Sepe il traversone di Dalbert dalla sinistra. Nel finale il Parma passa a tre dopo l’ingresso di Gagliolo e rischia il minimo sindacale su un paio di situazioni poi non concretizzate da Pulgar e Chiesa.

BUON PUNTO. In questa emergenza è un pareggio che assomiglia ad una vittoria, un buon esame superato con maturità e mestiere oltre che di carattere

 

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