La sfida più sentita dal popolo gialloblù ha regalato emozioni, trofei e colpi di scena fin dagli anni Novanta e dal giorno del debutto in A
A Parma è da sempre la madre di tutte le partite, la sfida più sentita della stagione. Quella con la Juve, di scena domani pomeriggio al Tardini, è una rivalità accesa fin dai primi anni Novanta e più precisamente dal 9 settembre del 1990 quando nel giorno del debutto in serie A i gialloblù di Scala soccombero, tra le polemiche, alla Vecchia Signora.
TROFEI IN PALIO. La Gazzetta dello Sport ricorda una serie di duelli epici tra le due squadre. Si parte dal successo in Coppa Italia nella primavera del 1992 che fu il primo di una scalata leggendaria per una provinciale che cominciava a dare fastidio alle “big”. Poi si arriva alla stagione 1994-95 in cui si lottò su ben tre fronti: campionato e Coppa Italia alla Juve, Coppa Uefa al Parma grazie al doppio sigillo dell’ex Dino Baggio, preso l’estate precedente proprio da Torino.
GOL DEFINITIVO. Anche il primo Ancelotti nel ’97 cercò di sfilare invano il tricolore a Del Piero e compagni e subì la legge del contrappasso il 9 gennaio 2000. La data del gol definitivo di Crespo che in pieno recupero firmò l’insperato 1-1 in 9 contro 11. Restò nella storia pure la gara di ritorno al Delle Alpi, quella del fallo di confusione e della rete inspiegabilmente annullata a Cannavaro dall’arbitro De Santis, che prima dello scandalo Calciopoli continuò a far arrabbiare i tifosi crociati.
LE ULTIME BATTAGLIE. Le cessioni di Buffon e Thuram nell’estate 2001 segnarono la fine dell’equilibrio anche se l’anno dopo Davide trovò ancora il modo di battere Golia in finale di Coppa Italia. Ultima perla nell’aprile del 2015 dopo i crac Parmalat e Ghirardi: il Parma di Donadoni, ultimo e già fallito, si impose sulla Juve campione d’Italia e futura finalista di Champions con un gol del giovane Mauri. Ecco perchè non potrà mai essere una partita come tutte le altre.
