Rispetto all’esordio della passata stagione in Coppa Italia il ds Faggiano ha potenziato sensibilmente la rosa muovendosi con grande anticipo
Nel giro di un anno il mondo del Parma si è completamente ribaltato. Il 12 agosto di un’estate fa il flop in Coppa Italia con la sconfitta casalinga e la prematura eliminazione da parte del Pisa, allora squadra di C, in mezzo a tanti dubbi e paure per una rosa ancora incompleta e non adeguata alla serie A. Oggi, come sottolinea la Gazzetta di Parma, il ds Faggiano, penalizzato all’epoca dal processo sul “caso sms” e dalle inadempienze della proprietà cinese, ha rinforzato sensibilmente la squadra muovendosi in largo anticipo.
DIFFERENZE. Basta scorgere le due formazioni viste all’opera con la Samp in amichevole e il Pisa nella passata edizione di Coppa Italia per evidenziare le differenze in termini di esperienza e qualità. Gli unici tre titolari in comune sono Sepe tra i pali e i “senatori” Iacoponi e Gagliolo in difesa poi, tanto da citare alcuni esempi, Alves, Kucka, Brugman, Hernani, Kulusevski o Karamoh, Inglese e Gervinho, arrivati solo dopo il deludente esordio al Tardini, hanno preso il posto dei vari Gobbi, Rigoni, Stulac, Galano, Ceravolo, Di Gaudio. Senza dimenticare che quel giorno mancavano dieci giocatori tra infortuni e squalifiche e dalla panchina per riequilibrare i conti entrarono, nell’ordine, Da Cruz, Biabiany e Baraye, poi tutti e tre usciti dal progetto Parma.
PROSPETTIVE PIU’ ROSEE. Tra le tante conferme (Sepe, Alves, Kucka, Gervinho e Inglese) e qualche innesto valido e di prospettiva c’è la possibilità di poter alzare fin da subito l’asticella e introdurre gradualmente le novità tattiche sperimentate fin dalle prime amichevoli. Anche perchè il passaggio del turno in Coppa deve rappresentare una priorità assoluta per migliorare il rendimento dello scorso anno, concludere brillantemente il precampionato e presentarsi al meglio al battesimo di fuoco con la Juve.