La dirigenza bergamasca ieri era a Parma ma la risposta definitiva sulla sede delle prime due gare interne arriverà solo la prossima settimana
Inizio di 2019-20 con l’Atalanta al Tardini, nelle prime due gare interne del campionato: ipotesi molto concreta, ma non ancora definitiva. Esordisce così La Gazzetta dello Sport che parla dell’incontro avvenuto ieri tra la dirigenza bergamasca (c’erano il presidente Antonio Percassi, il direttore generale Umberto Marino, il direttore operativo Roberto Spagnolo e il segretario generale Marco Semprini) e il prefetto di Parma, Giuseppe Forlani. La richiesta è stata inoltrata, a causa dei lavori di ristrutturazione in corso alla curva Pisani del nuovo Gewiss Stadium, ma la risposta definitiva arriverà solo la prossima settimana.
NIENTE MAPEI. Al momento c’è abbastanza ottimismo sull’accoglimento della proposta anche se il prefetto ha chiesto determinate garanzie e si esprimerà dopo aver affrontato una riunione con i membri del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una volta incassato l’ok l’Atalanta chiederà la deroga per il trasferimento a Parma nel prossimo campionato (poi formalmente ci sarà la contro-deroga per il rientro in terra lombarda) ottenendo con esso l’alternanza di calendario con la squadra di D’Aversa. Per la Champions League si giocherà, invece, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, indisponibile in serie A a causa degli impegni alternati di Sassuolo e Reggio Audace.