Il capitano del Parma si è confessato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport parlando anche del suo futuro in maglia ducale
Il capitano e difensore del Parma, Bruno Alves, si è confessato nel corso di una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport partendo ovviamente dal presente e da una permanenza in serie A ancora tutta da conquistare. “Non siamo ancora salvi, quindi evitiamo di parlarne e non per scaramanzia. Ora abbiamo la partita contro l’Atalanta, che è molto difficile, e dobbiamo rimanere sul pezzo“.
STATO DI FORMA. “Stiamo bene, concentrati. Nel girone di ritorno c’è stata una flessione, ma questo è normale. Io dico sempre ai compagni: lottiamo e andiamo a prenderci la salvezza, ce la meritiamo“.
COME UNO SCUDETTO. “Anche di più. Ho vinto campionati un po’ dappertutto in giro per l’Europa, ma vi garantisco che salvarsi qui in Italia è davvero molto complicato. Il calcio della serie A è unico, difficile da interpretare, molto tattico. Tutti studiano gli avversari, in partita ci sono mosse e contromosse: negli altri tornei non è così. Per questa ragione, se arriviamo all’obiettivo, possiamo dire di aver fatto una grande impresa, soprattutto, se pensiamo che siamo una neopromossa e che questa società, in soli tre anni, è passata dai dilettanti alla serie A“.
LA FASCIA. “Mi sono sentito orgoglioso e responsabilizzato. E’ stato D’Aversa a volermi capitano. Gli ho detto: “Lasci decidere il gruppo”. E il gruppo mi ha scelto“.
D’AVERSA. “Con lui ho un rapporto sincero. Ascolta e gestisce alla grande il gruppo. Un bravo allenatore non è soltanto quello che ti migliora dal punto di vista tattico o tecnico, ma anche quello che ti fa lavorare in un clima sereno. D’Aversa ha la capacità di ottenere il massimo da ogni giocatore“.
PARMA. “Sto cominciando ad ammirarla, è un innamoramento lento e continuo. Mi piace la passione della gente allo stadio, noi abbiamo il dovere di trascinarla“.
CR7. “Mi ha mandato un messaggino dopo il gol su punizione con il Chievo. Cristiano è un amico vero, abbiamo giocato insieme per 11 anni con la Nazionale. E’ un ragazzo fantastico, uno che trascina gli altri con il suo comportamento e con i suoi gesti“.
IL FUTURO. “Voglio chiudere quando sono ancora in alto, e a Parma si può verificare questa situazione. Sono orgoglioso che mi abbiano proposto il rinnovo, così come sono stato orgoglioso di aver ricevuto un’offerta, a gennaio, da una squadra importante (la Juve). Significa che il mio lavoro è apprezzato“.