Anche la Gazzetta dello Sport analizza la sconfitta del Parma a San Siro che tuttavia non cambia gli orizzonti in chiave salvezza
CLASSIFICA OK. “Accetto i complimenti ma preferisco portare a casa i punti“. Le parole di D’Aversa riassumono bene lo stato d’animo del Parma, uscito sconfitto in rimonta a San Siro ben oltre i propri demeriti dopo una partita condotta con diligenza e spirito di sacrificio. Ben evidenziato anche nelle precedenti giornate che hanno consentito ai crociati di accumulare un cospicuo vantaggio di nove lunghezze sul terzultimo posto occupato dal Bologna.
NIENTE SOGNI EUROPEI. Sembra a tratti di rivivere l’anno della prima promozione nel 1990 quando si sentiva parlare di matricola terribile ma la verità è che il Parma deve pensare, innanzitutto, alla salvezza e non certo ai sogni europei. Il primo esame sarà il fanalino di coda Chievo, di scena domenica al Tardini, poi dopo la trasferta in casa della Sampdoria un altro scontro fondamentale tra le mura amiche col Bologna. Da lì deve riprendere il cammino dei crociati che si sta imponendo come la vera sorpresa del campionato.
ADATTAMENTO. Merito anche della capacità del tecnico ducale di coinvolgere tutto il gruppo (ben 24 i giocatori impiegati finora) motivandolo al punto giusto, sia che si affronti il Milan o il Chievo, e ricavando da tutti il massimo. Da Iacoponi a Gagliolo passando per Barillà, Scozzarella e Siligardi: elementi utili in serie B che sono diventati colonne portanti nell’Olimpo del calcio italiano.