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Gli eroi di San Siro: da Supermario al tacco di Amauri

Pochi ma pesantissimi i successi del Parma a San Siro in casa del Milan che nel febbraio del ’94 cadde sotto i colpi di Sensini e Crippa e perse la Supercoppa Europea

AMORE A PRIMA VISTA. 3 settembre 1986, fase a gironi della Coppa Italia: il Parma, allora in serie B e guidato da Arrigo Sacchi, sbanca Milano grazie alla rete di Fontolan e pare che proprio in quella circostanza il patron Berlusconi si invaghì del Vate di Fusignano che anche negli ottavi replicò l’exploit a San Siro con il medesimo risultato stavolta ad opera di Bortolazzi.

LA FINE DEGLI INVINCIBILI. Il 21 marzo del 1993 è una punizione di Faustino Asprilla ad interrompere la serie record di 58 partite d’imbattibilità del Milan degli Invincibili. Fino a quel momento Capello non aveva mai perso in campionato ma dovette capitolare al cospetto della banda di Nevio Scala che da lì a breve avrebbe cominciato a vincere anche in Europa.

RIBALTONE CLAMOROSO. Il secondo trionfo continentale avviene il 2 febbraio 1994 a San Siro quando nel ritorno della finale di Supercoppa Europea il Parma riuscì a ribaltare lo 0-1 dell’andata al Tardini firmato da Papin. Sembrava una missione impossibile e, invece, prima Sensini a metà ripresa poi Crippa nei supplementari smentirono qualsiasi pronostico regalando una grandissima gioia ai tifosi ducali.

ANCELOTTI SALVO. L’allievo contro il maestro anche se nessuno dei due poteva sapere che quel 22 dicembre del 1996 sarebbe stata la svolta nella carriera di Carlo Ancelotti. Che, in crisi di risultati e fermo nei bassifondi, dinanzi al suo mentore Sacchi, subentrato da poche settimane a Tabarez, ringrazia la zuccata del neoacquisto Mario Stanic e salva la panchina iniziando l’entusiasmante rincorsa chiusa al secondo posto dietro la Juve con la prima storica qualificazione alla Champions.

ILLUSIONE EUROPA. Il 16 marzo 2014 si materializza lo scherzetto dell’ex Donadoni che nel “suo” stadio raccoglie tre punti d’oro in chiave Europa, poi raggiunta e cancellata dalle note vicissitudini societarie. Finisce 2-4 per il Parma in un’altalena di emozioni: già al 6′ rigore e rosso di Abbiati, l’altro ex Cassano trasforma e concede il bis prima della reazione dei rossoneri che, nonostante l’uomo in meno, rimontano con Rami e Balotelli dal dischetto. E qui entra in scena il tacco di Amauri, già decisivo nella stessa porta ai tempi della Fiorentina, un colpo di genio arrotondato dal poker di Biabiany in pieno recupero.

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