Le quattro sconfitte di fila hanno spazzato via ogni flebile speranza ma i sardi in una settimana hanno rosicchiato otto punti al Benevento
Vietato guardare la classifica per non farsi ancora del male. E’ il pensiero della stragrande maggioranza dei tifosi del Parma, inermi di fronte alla fragilità di una squadra capace di infilare quattro sconfitte consecutive, una più assurda dell’altra, e racimolare un solo punticino a Benevento nelle sei giornate post Roma. La retrocessione in serie B è la naturale e meritata conseguenza ma, alla luce degli ultimi risultati, i rimpianti non si attenuano se si osserva la scalata del Cagliari nell’ultima settimana.
REMUNTADA. I sardi, fino al 92′ della sfida salvezza col Parma, avevano un piede e mezzo tra i cadetti poi la rimonta firmata da Pereiro e Cerri e gli altri due successi su Udinese e Roma hanno permesso un clamoroso aggancio al terzultimo posto, occupato in coabitazione dal Benevento in attesa dello scontro decisivo al Vigorito. Otto punti rosicchiati ai sanniti in poco più di sette giorni che ribaltano la classifica e forse l’esito di una stagione che pareva già scritto. Fino ad un mese fa tutti erano convinti che ad accompagnare il Crotone in B sarebbero state due tra Parma, Cagliari e Torino, che, però, a differenza dei crociati hanno avuto la forza e la personalità di rialzare la testa e inanellare un filotto di risultati positivi.
LEZIONE. Al di là degli incredibili errori commessi, qualcuno ha staccato la spina in largo anticipo quando sarebbe bastato poco per rimandare il verdetto almeno alle ultimissime partite. Una lezione di cui far tesoro, soprattutto, in ottica futura, dove la fame e la voglia di oltrepassare i propri limiti dovranno tornare ad essere le prerogative del Parma che ora si lecca le ferite e…non guarda la classifica. Anche perchè con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte.
