La Gazzetta dello Sport spiega le ragioni alla base del clamoroso divorzio tra il club crociato e il suo tecnico che chiedeva di mantenere il gruppo
Si chiude dopo quasi quattro anni la lunga avventura di Roberto D’Aversa sulla panchina del Parma. La Gazzetta dello Sport spiega quali sono state le ragioni alla base del clamoroso divorzio a pochi giorni dall’inizio del ritiro. Il tecnico di Stoccarda, che negli scorsi anni ha ottenuto due promozioni consecutive e due salvezze in serie A e nel post partita di Lecce aveva sottolineato di esser ambizioso, voleva migliorare la rosa e chiedeva che non fosse smantellato lo zoccolo duro del gruppo mentre la società, nel corso del doppio summit in Sardegna e a Collecchio, gli aveva fatto presente che alcune cessioni si sarebbero rese necessarie al fine di salvaguardare il bilancio. Il compito del nuovo ds Carli sarà proprio quello di vendere i pezzi migliori che hanno più mercato e di alleggerire il monte ingaggi.
RINGIOVANIMENTO. L’idea è di affidarsi a un gruppo sempre più giovane per consentire alla società di generare utili dal mercato senza costringere i sette soci a immettere ulteriore denaro nelle casse attraverso aumenti di capitale. Un progetto che non ha convinto D’Aversa, voglioso di alzare l’asticella e consapevole, probabilmente, di aver concluso il suo ciclo al Parma.