L’allora capitano del Parma realizzò il primo dei due gol al Dall’Ara contro il Bologna. “Il momento più alto della mia carriera calcistica”
Giuseppe Cardone rievoca in un’intervista alla Gazzetta di Parma lo spareggio salvezza nel 2005 contro il Bologna, in cui nella gara di ritorno al Dall’Ara siglò il primo dei due gol che consentirono al Parma di rimanere in serie A. “L’ho rivista più volte e ogni volta mi viene ancora la pelle d’oca. Il momento più alto della mia carriera calcistica. Ma credo che nelle due partite sia stata una vittoria meritata. E pensare che mi ero fatto male in rifinitura ma chiesi lo stesso di giocare. Ma quella mezz’ora in campo, il gol e la salvezza sono indimenticabili. Una gioia incredibile“.
DENTRO O FUORI. “Il presidente Bondi fu molto chiaro alla vigilia dello spareggio: mi disse, come capitano, che la salvezza sul campo significava anche la salvezza della società. Se fossimo retrocessi credo che saremmo dovuti ripartire dai dilettanti. Ci giocavamo tutto e ne eravamo consapevoli“.
LA VIGILIA. “Ricordo la vigilia della partita di ritorno, eravamo io e altri quattro o cinque compagni di squadra e avremmo dormito un’ora passando la notte a chiacchierare di tutto, non solo di calcio. E il giorno dopo avevamo lo spareggio. Avevamo un’adrenalina addosso..“.
STAGIONE TORMENTATA. “Eravamo una squadra forte, basta leggere i nomi. Giocatori veri che hanno fatto bene con noi ma anche dopo. E questo fa capire che i valori tecnici si perdono se non sono supportati poi da tranquillità e forza mentale. La società non ci fece mancare nulla ma le difficoltà c’erano“.